Google dedica un doodle al Parco Nazionale di Komodo in Indonesia in occasione dei suoi primi 37 anni.
Inclusa ormai fin dal 2011 dall’UNESCO tra le Nuove sette meraviglie del mondo naturali, il Parco Nazionale di Komodo, nell’omonima isola che fa parte dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, ospita molte specie animali rare, come gli squali balena o i pesci luna, ma è celebre soprattutto per i draghi di Komodo, noti anche come varani.
Scoperti dagli scienziati nel 1912 e osservati per la prima J.K.H. Van Steyn, i varani rappresentano i più antichi sauro viventi: in pratica sono enormi lucertola carnivore con lingua biforcuta e pelle squamosa.
Sono estremamente voraci e si nutrono di cadaveri di animali già morti e sono abbastanza aggressivi soprattutto se hanno fame o se si sentono minacciati. I loro morsi sono estremamente pericolosi anche per gli animali e in più hanno un senso dell’olfatto estremamente sviluppato che li porta a individuare la presenza di una carogna anche a distanza di 5 chilometri, caratteristica che consente loro di bilanciare in qualche modo un udito e una visione notturna abbastanza scarsi. Si muovono molto lentamente, gli esemplari maschi possono raggiungere anche i 91 chilogrammi mentre le femmine, più piccole possono arrivare a 73 chilogrammi.
Qualche anno fa i ricercatori hanno scoperto nelle una lucertola gigante lunga due metri, il Varanus bitatawa, nuovo esemplare di drago di Komodo, ma i draghi sono stati già inseriti nella lista dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e catalogati come specie “Vulnerable” (VU) anche se al momento si contano 5700 esemplari di varani che vivono nel Parco nazionale di Komodo.