Tony Scott, regista e produttore britannico di 68 anni, fratello del più celebre Ridley Scott (regista di film del calibro de Il Gladiatore)si è tolto la vita lanciandosi da un ponte nei pressi di Los Angeles. La notizia è stata comunicata dal coroner della Contea. Per il momento non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto il regista a compiere l’estremo gesto. Quel che si sa è che nel suo studio Scott ha lasciato un messaggio d’addio, ma per il momento il suo contenuto è riservato.
Tony Scott è stato visto parcheggiare la sua Toyota Prius sul Vincent Thomas Bridge di San Pedro. Il regista avrebbe poi superato le protezioni e si sarebbe gettato giù dal ponte, sospeso a un’altezza di circa 56 metri intorno alle 12.30 di ieri, ora locale. Il corpo è stato recuperato intorno alle 15:00. Dai primi rilievi, nulla sembra che possa far pensare ad altra eventualità, al di fuori del suicidio. Scott lascia la moglie, Donna, e due figli.
Scott va ricordato per aver innovato letteralmente il genere dell’action movie made in USA. Il suo nome è legato a pellicole di culto come Top Gun, Allarme Rosso, Déjà vu, Spy Game e Nemico pubblico, sebbene sia proprio Top Gun che lo ha consacrato come regista e ha fatto di Tom Cruise (che ritroverà negli anni’90 nel film Giorni di Tuono) una vera e propria star.
La carriera di Tony Scott è stata spesso oscurata dagli onori che la critica ha sempre riservato al fratello Ridley, vincitore del Premio Oscar per Il Gladiatore, interpretato da Russel Crowe. Senza contare altre tre nomination. Tony, invece, mai ha ricevuto nomination per l’ambita statuetta ed è stato spesso accusato di aver utilizzato nei suoi film uno stile eccessivamente adrenalinico. In ogni caso, però, i due fratelli Scott hanno creato insieme una casa di produzione che ha portato in tv serie di grandi successo come Numbers e The Good Wife. Era in programma anche un sequel di Top Gun, che ora Tony non potrà più girare.