Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Monti al WSJ: “Con Berlusconi ora lo spread sarebbe a 1200”

Monti al WSJ: “Con Berlusconi ora lo spread sarebbe a 1200”

Un’affermazione quella di Mario Monti che ha innestato le reazioni della maggioranza parlamentare, tanto da decidersi alla fine a chiamare per telefono Silvio Berlusconi per mettere momentaneamente fine agli scontri politici causati dalle parole del Professore. In in un’intervista al Wall Street Journal concessa il mese scorso, Monti avrebbe detto che se Berlusconi fosse stato ancora al Governo lo spread sarebbe salito fino a 1200. Parole, quelle del Premier, che hanno immediatamente scatenato le reazioni sia del Presidente dei senatori Maurizio Gasparri, il quale avrebbe minacciato di stroncare l’esecutivo, che di Angelino Alfano, il quale avrebbe chiesto spiegazioni al presidente del Consiglio, asserendo che “Le parole del premier Mario Monti, sono politicamente insensate e scientificamente inspiegabili per un economista come lui: un’ipotetica della irrealtà che sorregge un giudizio politico irreale. Tutto questo per noi è inaccettabile. Se ci riesce, provi al più presto a spiegarsi”.

Monti nell’intervista, pubblicata sul sito del giornale, avrebbe detto che: “Gli spread sono ancora alti perché il nostro debito è oggettivamente molto alto e i mercati hanno iniziato a realizzare drammaticamente che il governo dell’eurozona e’ debole”. Nel colloquio telefonico con Berlusconi, Monti si sarebbe detto dispiaciuto: “Che una banale e astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread contenuta in un colloquio di ampio respiro con il Wsj, sia stata colta come una considerazione di carattere politico, il che non rientrava per nulla nelle sue intenzioni”.

La “vendetta” del Pdl è giunta repentina dopo le parole di Monti. I deputati del partito di Silvio Berlusconi hanno, infatti, fatto andare sotto il governo su un ordine del giorno del decreto per la spending review che riguarda la sicurezza. Come dichiarato dal tesoriere del Pdl, Pietro Laffranco: “Lo abbiamo fatto apposta  per protesta contro le parole di Monti su Berlusconi. Ha detto una sacrosanta sciocchezza e noi abbiamo voluto lanciare un segnale”.

Dal canto suo, Monti ha dichiarato che non c’era alcun riferimento diretto o polemico nei confronti di Berlusconi, ma che si trattava di una stima fornita da Monti sullo spread a 1200 derivante da una proiezione degli effetti della speculazione sul nostro paese sul lungo periodo se non si fossero dati segni di discontinuità.

Lascia un commento