Il nuovo missile balistico intercontinentale indiano Agni-V – che vuol dire “fuoco” in indiano – è stato lanciato con successo da Wheeler Island. Questo nuovo missile è in grado di trasportare testate nucleari e potenzialmente può colpire Cina, Russia e parte dell’Europa orientale.
Quello di oggi è stato solo il primo test ed ulteriori lanci di prova dovranno essere eseguiti, ma già da ora l’India si ritiene soddisfatta dell’esperimento. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Press Trust of India, il Ministro della Difesa A.K. Antony ha dichiarato: “La nazione cammina a testa alta oggi“.
Il lancio è avvenuto alle 8:07 locali (le 4:07 in Italia) a Wheeler Island – al largo della costa orientale indiana – e, stranamente, l’esperimento dell’India non ha suscitato lo stesso scalpore a livello internazionale procurato invece dal lancio del satellite nord-coreano; nonostante si tratti di un missile a combustibile solido a tre stadi, alto 17,5 metri, con un peso di 50 tonnellate e progettato proprio per trasportare una testata nucleare da 1,5 tonnellate con un raggio d’azione di 5 mila chilometri, il che lo rende potenzialmente pericoloso per Cina, Russia e parte dell’Europa orientale.
Il costo del missile è stato pari a 486 milioni di dollari (più di 365 milioni di euro) ed è stato costruito utilizzando esclusivamente tecnologie indiane. Il direttore dell’Organizzazione per la Ricerca e lo Sviluppo nella Difesa dell’India (DRDO), Vijay Saraswat, ha dichiarato: “L’India esce da questo test come una tra le maggiori potenze missilistiche“, aggiungendo che il missile ha raggiunto un’altitudine di oltre 600 chilometri e che il carico è stato rilasciato come era stato programmato, senza alcun intoppo.
Il Primo Ministro Manmohan Singh si è congratulato con gli scienziati che hanno portato a termine il progetto, dichiarando che l’Agni-V è “una pietra miliare per la difesa, deterrenza e per esplorare nuove frontiere scientifiche“, dato che può anche essere mandato in orbita.
La Cina non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale in proposito, ma la CCTV – il canale di Stato – ha commentato affermando che è “un momento storico per l’India, che si è così unita al club delle nazioni in possesso di missili balistici“, che comprende USA, Gran Bretagna, Francia, Israele, Cina e Russia.
Il Global Times, invece, ha sottolineato: “Anche se ha missili che possono raggiungere la maggior parte della Cina, questo non significa che l’India abbia qualcosa da guadagnare nel mostrarsi arrogante nelle dispute con la Cina“, ricordando che Pechino ha un arsenale nucleare “più potente e affidabile“, ma che la Cina “non prenderà parte a un corsa agli armamenti in concorrenza con l’India“.
Il lancio del missile era previsto per ieri sera, ma a causa delle condizioni meteorologiche è stato spostato a stamattina.
Prima di entrare a far parte ufficialmente dell’arsenale missilistico indiano, l’Agni-V – soprannominato dalla stampa indiana “China Killer” – dovrà essere testato altre due volte.
Al Times Now, il direttore della missione, Avinash Chandra, ha commentato: “Abbiamo ottenuto esattamente ciò che volevamo con questo lancio“.
Resta da chiederci se ciò che vogliamo è un mondo pieno di bombe atomiche…