Vestirsi male, da vecchia zia. Questa è la punizione inflitta da una madre dello stato dello Utah ad una figlia adolescente e fashion victim. La ragazza, secondo quanto comunicato dagli insegnanti con una serie di email, tormentava e discriminava le sue compagne di scuola che vestivano con abiti meno trendy. Le derisioni avvenivano sia su Facebook che dal vivo.
Quando Ally, matrigna di Kaylee, ha scoperto il discutibile comportamento della figliastra ha cercato di farla ragionare ma, nel momento in cui si è resa conto che non c’era verso di far ragionare la ragazza e che questa non mostrava alcun segno di pentimento o rimorso per le sue malefatte, le ha fatto presente che una delle vittime del suo bullismo avrebbe anche potuto tentare il suicidio. Tanti sono i casi al riguardo.
La donna si è così recata in un negozio di abiti economici spendendo 50 dollari in abiti da vecchia zitella e costringendo la figliastra ad indossarli a scuola per due giorni di seguito, esponendola alla derisione da parte dei suoi compagni. Il tutto considerando che negli Stati Uniti, più che in altri posti del mondo, grande è l’attenzione che gli adolescenti riservano all’immagine e alla popolarità fra i compagni di scuola e no.
Intervistata da un programma televisivo al quale ha raccontato la sua esperienza, Kaylee ha però ricevuto la solidarietà degli specialisti, per i quali la matrigna avrebbe sbagliato l’approccio nei confronti della figliastra.
“Così ha allontanato da lei la ragazza, invece di indagare sui motivi che hanno generato il suo errore“, sostengono gli psicologi.