Con il passare delle ore, si moltiplicano non solo i video e le immagini che circolano sul web riguardanti la tragedia avvenuta sul Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio, ma anche le tragiche testimonianze dei familiari dei dispersi. L’ultima testimonianza diretta arrivata è quella di una signora di 61 anni, Nicole Servel, originaria di Ramonville Saint-Agne, vicino Tolosa.
La donna è riuscita a salvarsi grazie al “gesto eroico” del marito, Francis Servel, 71 anni, una delle vittime del naufragio. L’uomo, infatti, per convincere la moglie che non sapeva nuotare a gettarsi, le ha dato l’unico salvagente che la coppia aveva a disposizione. Inoltre, vista la titubanza della donna a gettarsi in acqua, per costringerla a buttarsi in mare, si è buttato in acqua per primo costringendola a seguirlo. Purtroppo, in acqua, la donna non ha più visto il marito. Nicole, arrivata sull’isola, è stata aiutata dagli abitanti a trovare riparo in una chiesa: “Ero congelata. Avevo solo un vestito leggero. Ho trovato un abito da sacerdote. L’ho preso e mi ha permesso di scaldarmi”.
È questo il drammatico racconto dei fatti che la donna ha reso in un’intervista rilasciata al quotidiano “Le Figaro”. “Devo la vita a mio marito mi ha detto di saltare e siccome io non so nuotare mi ha dato il suo giubbotto di salvataggio. Esitavo a buttarmi e allora lui si è tuffato per primo. Mi sono buttata. Mi sono messa sul dorso. L’ho chiamato e mi ha detto che non dovevo preoccuparmi”.
Oltre alla drammatica testimonianza della moglie, è seguito anche il triste, ma non rassegnato, commento della figlia di Francis Servel: “Mio padre ha terminato la vita con un gesto eroico, i miei genitori hanno lasciato passare avanti i bambini nelle scialuppe. Poi si sono trovati senza scialuppa e con un solo giubbotto di salvataggio per due persone. Mio padre ha salvato la vita a mia madre: il loro era un amore molto profondo”.
