Qual è la città migliore d’Italia? Quella che offre maggiori opportunità di lavoro, quella più vivibile, quella più ecologica? Lo rivela uno studio effettuato da Forum Pa e presentato, in collaborazione con Bologna Fiere, in occasione della Smart City Exhibition.
La ricerca, denominata “ICity rate”, è stata estesa a 103 capoluoghi di provincia, valutati in base a oltre cento indicatori relativi ai diversi aspetti dell’economia, dell’ambiente, della governance, del capitale sociale, della mobilità e della qualità della vita.
Il podio della classifica generale dello “Smart Living”, cioè del vivere intelligente, premia Bologna, Parma e Trento, che si sono piazzate ai primi posti per più dimensioni. Completano la top ten Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio-Emilia, Venezia e Pisa.
In generale è stato evidenziato una significativa preminenza delle città del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud: Roma è ventunesima, mentre la prima città del Meridione, Cagliari, si incontra solo al 43esimo posto; Lecce è 54esima, Bari 69esima, Napoli addirittura 77esima.
Le ultime posizioni in classifica sono occupate da Caltanissetta, Crotone ed Enna.
Fra le città metropolitane, maglia nera a Reggio Calabria che si posiziona all’87esimo posto.
”La classifica – ha spiegato Gianni Dominici, direttore generale di Forum Pa – piuttosto che considerarsi un punto di arrivo, vuole essere utile per fotografare lo stato attuale, di partenza dei processi in corso Utilizzando la metafora delle corse automobilistiche, quella che restituiamo non è la classifica finale ma la griglia di partenza di una gara ancora tutta da correre. Ovviamente in pole position non ci si arriva per caso e le città più avanti nello schieramento sono quelle che possono vantare una preparazione, un’accumulazione importante nei diversi ambiti considerati”.
Bologna ad esempio, prima per capitale sociale, è risultata anche terza per la mobilità, quinta per la dimensione economica e per la governance, sesta per qualità della vita. In particolare, gli indicatori di cui si è tenuto conto per valutarne il capitale sociale per cui è stata premiata nella categoria “Smart people” sono stati il livello di istruzione e il dati relativi all’abbandono scolastico, il numero di donne in carriera all’interno della pubblica amministrazione, la presenza di studenti stranieri, la partecipazione politica, la collaborazione con associazioni di volontariato e infine la lettura dei quotidiani e la partecipazione ad eventi culturali.
Nella categoria dello “Smart Living” si sono qualificate ai primi posti Siena e Trieste, premiate per l’attenzione che pongono sugli interessi e le necessità dei cittadini, grazie agli investimenti nel welfare e nella cultura e ai servizi che offrono ai residenti, come asili nido, biblioteche comunali, cinema, consultori, strutture per anziani.
Le città più verdi d’Italia sono invece Trento e Ravenna, che conquistano il podio nella categoria “Smart Environment”, per la quale si è tenuto conto della qualità dell’aria, della presenza di aree verdi in città, dell’efficienza e della qualità della rete idrica, della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, nonché della presenza di centri di raccolta Raee, che si occupano di smaltire rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Per la “Smart Economy” si sono distinte Pisa e Milano, che hanno prodotto i migliori risultati riguardo il tasso di occupazione, l’imprenditoria giovanile e femminile e la presenza di imprese innovative, la diffusione e la qualità di università e istituti di ricerca, le infrastrutture e servizi turistici.
Torino e Padova si trovano ai primi posti per la “Smart Governance”, sulla cui classifica hanno influito lo sviluppo dell’e-gov,, la capacità di collaborare con altri Comuni, l’adozione di politiche per l’assetto e lo sviluppo del territorio e di precise scelte ambientali, quali ad esempio la dotazione di auto ecologiche, l’utilizzo di carta riciclata e la raccolta differenziata negli uffici comunali, il risparmio energetico, gli acquisti ecologici.
Infine, per quanto riguarda la “Smart Mobility”, la ricerca “ICity rate” ha rilevato che le città in cui gli spostamenti sono più facili sono Milano e Venezia, le quali dispongono di una fitta rete di trasporti pubblici efficienti e di parcheggi di scambio, e possono inoltre contare sulla presenza di automobili poco inquinanti, zone a traffico limitato, piste ciclabili, servizi di bike e car sharing.
Come ben spiegato tuttavia dal direttore generale di Forum Pa, Gianni Dominici, questi dati non sono definitivi, vanno piuttosto considerati un punto di partenza per colmare le differenze fra le diverse regioni del Paese e fare in modo che anche le zone attualmente più indietro riescano a raggiungere un buon livello di “Smart Living”.