Se i parlamentari della Sicilia da 90 diventeranno 70, i consiglieri regionali del Lazio non hanno nessuna intenzione di far diminuire i costi della politica. Li facciano i comuni mortali, i sacrifici, ma i privilegi della casta non si toccano. Anzi, rischiano di essere ancora una volta aumentati.
Grazie a un emendamento presentato in Commissione Bilancio, assessori ed ex assessori della Regione Lazio potranno avere un nuovo vitalizio. I consiglieri attuali potranno riceverlo a partire dai 55 anni di età, ma avranno anche la possibilità di anticiparlo a 50. Non solo: l’indennità, cioè lo stipendio dei consiglieri laziali, sarà calcolata alla data del primo dicembre 2011, in modo da evitare futuri possibili tagli decisi dal governo nazionale. Il compenso aumenterà di pari passo con l’aumentare dell’inflazione. I benefici dei tagli, con questo emendamento notturno, approvato dalla Giunta Polverini, si vedranno solo nel 2020, in quanto sparirà il vitalizio dei futuri consiglieri eletti.
Ma i sacrifici non andavano fatti subito per evitare la bancarotta? Certo, ma quando la classe politica pensa ai risparmi, si riferisce solo a consumatori, lavoratori, pensionati, pensionandi e studenti. Le caste restano intoccabili.