Il governo tedesco non sembra essere intenzionato a licenziare i banchieri che hanno provocato gli errori contabili da 55 miliardi di euro (circa 75 miliardi di dollari), che se non fosse stato per un controllo all’ultimo minuto avrebbero provocato danni a tutto il vecchio continente, ma anche una pessima figura a livello internazionale.
Già mercoledì scorso ci sono state le dovute spiegazioni da parte del Ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il quale aveva definito questi errori contabili “un errore molto fastidioso, che però abbiamo corretto prima che provocasse danno”. Peccato che il danno sia stato fatto eccome, vista la pessima immagine messa davanti ai media del suo ministero.
Gli errori riguardavano la nazionalizzazione della banca ipotecaria Hypo Real (HRE). A provocare praticamente l’errore contabile sarebbe stata la società di revisione contabile Pricewater houseCoopers.
Il governo di Berlino era stato caustico riguardo alle pratiche contabili poco rigorose della Grecia durante questa crisi economica ed è quindi decisamente divertente per vignettisti e satira, che hanno preso d’assalto il governo tedesco da tutto il mondo ed in particolare sul web. Impazzano commenti come “non sanno calcolare il proprio debito e parlano di gestire la crisi europea” oppure “che gente, criticano gli altri e poi fanno errori così grossolani”.
Dal canto suo Schaeuble non si è smosso di una virgola ed ha commentato la decisione di non licenziare i colpevoli di questo errore dicendo che non ce n’era motivo, in quanto l’errore era stato scoperto in tempo ed inoltre “io non credo nella ricerca di capi espiatori”.
Secondo il ministro delle finanze tedesco l’errore sarebbe da attribuire non tanto ad un errore di calcolo, quanto ad un problema di comunicazione fra i suoi uffici e la società di revisione contabile.
Secondo Thomas Opperman, esperto di politiche finanziarie dei democratici dell’opposizione sociale (SPD), “Schaeuble non ha gettato alcuna luce sulla questione e ci ha comunque coperto di ridicolo di fronte a tutti in un momento in cui non ne abbiamo proprio bisogno.”