Proseguono in Francia le indagini sul gruppo di terroristi che, lo scorso 7 gennaio, hanno attaccato la redazione del giornale “Charlie Hebdo” e fatto poi vivere altre ore di angoscia all’intera nazione, provocando altre vittime, prima di venire uccisi dalle forze speciali venerdì. Il primo ministro francese Manuel Valls ha annunciato un aumento delle misure di sicurezza, spiegando che “la caccia continua“, e che “uno dei terroristi aveva certamente un complice“. Venerdì si era sospettato di Hayat Boumeddiene, la compagna di Amedy Coulibaly, ma la donna, come risulta da un video girato dalle telecamere dell’aeroporto di Istanbul e come confermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, è giunta nella città turca il 2 gennaio ed ha poi passato il confine con la Siria l’8, probabilmente per andare a combattere a fianco dei miliziani dell’Isis.
Nel video, la donna indossava un hijab bianco ed era assieme ad un giovane con la barba ed i capelli lunghi, che secondo la stampa turca sarebbe un francese di origine nordafricana, Mehdy Sabry Belhouncine, 23 anni. Secondo fonti di polizia, vi sarebbero “fino a sei” terroristi della cellula legata agli attacchi di Parigi ancora in fuga, e uno di questi sarebbe stato avvistato alla guida di una Mini Cooper intestata, appunto, ad Hayat Boumedienne. In serata, Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha lanciato nuove minacce alla Francia: “Finchè i soldati francesi occupano paesi come Mali o Centrafrica e bombardano la nostra gente in Siria e in Iraq, e finchè la sua stupida stampa continuerà a offendere il Profeta, la Francia si esporrà al peggio” si afferma in un messaggio pubblicato da siti jahidisti e ripreso da alcuni media online francesi.
Nel paese il livello di allerta rimane massimo e il governo ha rafforzato la vigilanza intorno a tutti i “siti sensibili”, con 4700 poliziotti schierati a presidiare in particolare le 717 scuole ebraiche presenti, dato che sembra che Amedy Coulibaly, che venerdì ha ucciso quattro ebrei nel negozio kosher, volesse compiere una strage in un vicino asilo ebraico. Resta alta l’allerta anche in Italia, che viene considerata uno degli obiettivi nel mirino dei terroristi, e a Roma sono state rafforzate le misure di sicurezza al Ghetto e alla scuola ebraica. Intanto continuano, negli Stati Uniti, le polemiche per l’assenza del presidente Barack Obama e del segretario di Stato John Kerry alla manifestazione di domenica a Parigi, mentre, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano “Haaretz”, il presidente francese Francois Hollande sarebbe infuriato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si sarebbe praticamente autoinvitato alla marcia parigina, mentre Hollande gli aveva chiesto di non partecipare.
Il presidente francese avrebbe prima reagito invitando il presidente palestinese Abu Mazen, poi, domenica sera, durante la cerimonia alla sinagoga, si è alzato e se ne è andato appena Netanyahu ha cominciato a parlare. E’ intanto confermato che il settimanale Charlie Hebdo uscirà mercoledì tradotto in 16 lingue e con una tiratura eccezionale di tre milioni di copie, contro le sessantamila normali. Vi saranno anche nuove vignette su Maometto, sulla politica e sulle religioni. Il caporedattore Gérard Biard ha spiegato: “Sarà un numero commemorativo, ma senza essere piagnucoloni”.
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