Non ho avuto mai la possibilità di esprimermi, non mi hanno mai coinvolto in un progetto tecnico. Se ho preso questa decisione non è per colpa mia. La Roma viene prima di tutto. Oggi avrei potuto anche morire, sarebbe stato meglio piuttosto che staccarmi dalla Roma. Ma come ho detto prima, è meglio che mi stacchi io. Tanti personaggi nella Roma hanno sempre detto che sono troppo ingombrante per questa società.
Queste le parole al vetriolo con cui Francesco Totti ha annunciato il suo addio alla Roma da dirigente nel corso della conferenza stampa indetta nel salone d’Onore del Coni.
Il mio è un arrivederci, non è un addio alla Roma perché vista dall’esterno è impossibile tenere fuori Totti dalla Roma. Mi dà fastidio e da romanista non penso che possa succedere. Adesso prenderò altre strade, e nel momento in cui un’altra proprietà punterà forte su di me io sarà sempre pronto. Sapevano la mia voglia di poter dare tanto a questa squadra a questa società. Ma loro non hanno mai voluto, mi tenevano fuori da tutto.
Spiega Totti, un fiume di parole anche contro l’arrivo degli americani.
Anche da 8 anni a questa parte quando sono entrati gli americani, hanno cercato in tutti i modi di poterci mettere da parte. Man mano che passavano gli anni hanno cercato di farlo in tutti i modi, hanno voluto questo e alla fine ci sono riusciti.
Ma Totti non risparmia neppure i dirigenti con parole dirette verso Baldini.
Il mio rapporto con Franco Baldini? Non c’è mai stato un rapporto e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è normale che ci sono degli equivoci e dei problemi interni alla società. Uno dei due doveva scegliere, e mi sono fatto da parte io perché troppi galli a cantare non servono in una società, fanno solo casini e danni. E alla fine quando cantavi da Trigoria non lo sentivi mai il suono, l’ultima parola spettava sempre a Londra. Era inutile dire cose fare, l’ultima parola spettava ad altri, perciò era tempo perso.
E nella sua conferenza di addio dalla società giallorossa, Francesco Totti che conferma di essere una persona trasparente e per questo inattaccabile.
Bisogna essere trasparenti con i tifosi, l’ho sempre detto ai dirigenti: alla gente bisogna dire la verità. Un anno fa in un’intervista dissi che la Roma sarebbe arrivata tra quarto e quinto posto e che la Juve avrebbe rivinto lo scudetto: mi hanno detto che sono un incompetente e che distruggo i sogni ai giocatori e ai tifosi. Se questo è quello che vogliono, di prendere in giro la gente, io non sono fatto così. Io sono trasparente, perché quando lo sei, sei inattaccabile. Per questo non posso stare qui dentro.
E intanto il titolo della Roma perde in Borsa il 2,6% a 0,49 euro dopo l’addio di Totti.
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