“Quando Mario Monti mi chiamò per fare il ministro, non avevo previsto la cattiveria“, queste le parole di Elsa Fornero, poi dice a due operai: “Sono convinta un po’ delle nostre ragioni“. Il ministro dovrebbe essere, ormai, abituata alle critiche e alle contestazioni che le arrivano un po’ da tutte le parti, a causa della riforma del lavoro, di quella delle pensioni e, poi, anche per la questione degli esodati. Il ministro, però, non pensa alle reali motivazioni che stanno dietro alle proteste e crede che il motivo di tanta insofferenza nei suoi confronti sia dovuto al fatto che lei sia una donna.
“Non avevo prefigurato questa situazione così difficile, anche psicologicamente, quando Mario Monti mi chiamò per fare il ministro. Non avevo previsto la cattiveria. Mi dicono che queste sono le regole, ma perché non cambiarle? E, poi, mi chiedo se forse tutte queste critiche derivano dal fatto di essere un ministro donna“, ha dichiarato senza mezzi termini sul palco del Mix Fest, dopo che diverse persone le avevano gridato “mascalzona” e “vergogna“.
Il ministro, poi, all’uscita dall’incontro si è fermata ad affrontare la discussione con un operaio ed un artigiano che le hanno urlato di difendere le banche e la finanza:
“Se lei ha bisogno di sfogarsi, mi fa piacere… l’importante è che lavoriamo tutti insieme. Che lei ci creda o no, noi non ci siamo preoccupati di salvare le banche. Io vengo a trovarla a casa sua e parliamo con lei e con i suoi due bambini. Sono convinta un po’ delle nostre ragioni… non un compromesso, ma un’intesa tra persone civili, poi posso aver sbagliato molte cose“.
Così, il ministro si è soffermata per una ventina di minuti a discutere con i due lavoratori giustamente infuriati e che, alla fine del confronto, non hanno di certo visto risolversi i loro problemi a suon di parole.