Per la prima volta in Italia, sulla scia di altri Paesi dove non esistono le limitazioni imposte dalla legge italiana sulla fecondazione eterologa, accade, precisamente al Policlinico di Bari che una donna decide di cambiare sesso e diventare dunque un uomo. Prima di tutto questo, però, la donna ha deciso di far congelare i suoi ovuli. Come spiegato dal professor Luigi Selvaggi, direttore della prima clinica di ostetricia e ginecologia: “Mi è stato chiesto da una donna che vuole conservare le proprie cellule (ovociti e un pezzo di ovaie) per il futuro, sottoporrò il caso al Comitato etico del Policlinico e, sinceramente, spero che mi autorizzi”.
La questione sembra prendere il via dalle nuove linee guida della Transgender Europe, ovvero la rete europea di organizzazioni a tutela dei diritti dei transessuali, che ha inserito una postilla nella quasi si invita lo psicoterapeuta a informare i propri pazienti della possibilità di far prelevare e congelare le proprie cellule germinali in modo da poter portare a termine in futuro una gravidanza.
Il comitato etico del Pocllinico si pronuncerà a settembre. Il professore ha aggiunto:
Tenendo ben presenti i paletti legati alla legge 40 che vieta la fecondazione eterologa, eliminando le questioni etiche e religiose, trovo che sia una cosa giustissima: se ammettiamo il transessualismo, dobbiamo dare loro la possibilità di riprodursi.
