Via libera al Salva-Stati, ma soltanto con una tutela per la Germania che non dovrà superare il tetto massimo di 190 miliardi, tranne che con il parere positivo del Parlamento.
La decisione sul fondo è arrivata da 8 giudici tedeschi di Karlsruhe, che hanno messo un freno alla partecipazione della Germania al salvataggio dei paesi in difficoltà. Una notizia accolta, comunque, con un lungo applauso a Strasburgo, dove José Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, stava tenendo un discorso sullo stato dell’Unione: “Niente più dubbi sull’integrità dell’Unione Europea e sulla irreversibilità dell’euro. L’Unione Europea deve muoversi verso una federazione di stati-nazione“, ha spiegato Barroso, parlando anche di un nuovo trattato.
La corte di Karlsruhe ha, inoltre, fatto sapere il proprio apprezzamento per gli sforzi messi in atto dal governo tedesco “per giuridicizzare ed ancorare democraticamente a livello europeo le misure anticrisi“, puntualizzando che si dovrà fare attenzione “a quanto tempo dura e dove porta questo sforzo“.
Dopo l’okay al fondo di salvataggio europeo ricevuto dalla Germania, i listini in Europa sono migliorati: Milano va meglio di tutti con un incremento dell’1,13 per cento – lo spread tra BTP e Bund è sopra i 340 punti, mentre il differenziale è a 342,2 con il rendimento al 5,024 per cento – seguita da Parigi – +0,29 per cento – e Francoforte con +0,29 per cento. L’euro è salito fino a 1,2902 dollari, il livello più alto dal 14 maggio scorso.
Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, ha reso noto che la prima riunione dell’ESM si terrà l’8 ottobre, a Lussemburgo.