Gianni Scerni, presidente del Rina, la società che ha certificato i sistemi e procedure di sicurezza della Costa Concordia, si è dimesso. La decisione è stata annunciata a Genova dallo stesso Scerni con le seguenti parole “Allo scopo di non coinvolgere in sterili polemiche sui media la società Rina spa, che ho presieduto e alla cui crescita ho contribuito con una collaborazione durata 10 anni, informo di aver rassegnato le mie irrevocabili e immediate dimissioni dalla carica di presidente e consigliere della società medesima”.
Questa mattina, in un articolo pubblicato dal giornale intitolato “Ma l’armatore non poteva sapere”, il quotidiano “Secolo XIX” ha pubblicato alcune dichiarazioni riguardanti il naufragio del Costa Concordia. Nell’articolo si legge che “qualche dubbio a Scerni viene solo sul fatto che la società non fosse conoscenza della pratica dell”’inchino”. Il Rina ha dichiarato, invece, di discostarsi dalle asserzioni contenute nell’articolo: ”Il contenuto dell’intervista attribuita al sig. Scerni non risponde alla realta’ dei fatti e alla posizione del Rina in questa vicenda. Il Gruppo conosce le procedure che Costa Crociere applica e puo’ confermare che le rotte sono programmate dalla societa’ e rispondenti a tutti i criteri di buona navigazione. Non possiamo che affermare che la società Costa Crociere ha sempre agito ed agisce nel massimo rispetto della sicurezza, ponendosi obiettivi ben superiori a quelli richiesti dalle normative internazionali e raggiungendoli” si legge in una nota del Rina stesso.
A proposito delle dimissioni di Scerni, il Rina in un comunicato ha fatto sapere: “il Gruppo Rina prende atto con profondo rammarico della decisione di rassegnare le proprie dimissioni assunta dal Presidente Gianni Scerni che ringraziamo per l’opera svolta con professionalita’ e dedizione in dieci anni che hanno visto la nostra azienda raggiungere obiettivi di indubbio rilievo. Lo ringraziamo inoltre, per il senso di responsabilita’ e l’affetto dimostrato anche in questa circostanza”.