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Chrissy Lance, la ragazza che chiede l’elemosina per rifarsi il seno

Chrissy Lance, la ragazza che chiede l’elemosina per rifarsi il seno

Avete mai visto tutti quei mendicanti che mostrano cartelli irriverenti con su scritto frasi del tipo: “Perché mentire? Ho bisogno di una birra” oppure “Ho bisogno di soldi per il tabacco“?, Ora, una donna dell’Ohio sta portando un altro marchio di accattonaggio brutalmente onesto per le strade: chiede infatti denaro per farsi impiantare delle protesi mammarie.

WKYC ha riportato che Chrissy Lance, 37 anni, madre di Akron, Ohio, sta camminando per le strade con un cartello che dichiara: “Non sono una senzatetto, ma ho bisogno di tette!”. Molti sono i volti sorridenti, prevedibilmente. Chrissy, barista, studentessa universitaria e madre single, ha bisogno di 5.000 dollari per riuscire a farsi impiantare le protesi, che lei ritiene potrebbero aumentare la sua autostima. Sta in piedi ad un incrocio molto trafficato indossando un bikini e scarpe col tacco alto, accompagnata da un mio amico che praticamente le funge da guardia del corpo.

È legale tutto questo? Chrissy Lance sostiene di avere una licenza necessaria che le permette di chiedere l’elemosina per raccogliere soldi per le sue amate protesi. Però, per lo meno la sua iniziativa è onesta. Nello scorso mese di maggio, una donna di Phoenix è stata accusata di frode per aver falsificato il cancro al seno, al fine di raccogliere fondi per la donazione di un intervento di chirurgia ricostruttiva, che ha poi utilizzato per rifarsi il seno esclusivamente per ragioni estetiche e non di salute.

Chrissy Lance ha già raccolto 46 dollari in sole due ore in piedi sul bordo del marciapiede. A 23 dollari l’ora, secondo i calcoli avrà bisogno di chiedere l’elemosina per 220 ​​ore – un mese intero – per raggiungere il suo obiettivo di chirurgia plastica. Abbiate il coraggio di sognare, dunque. E chissà che anche in Italia, prima o poi, qualcuno non abbia la brillante idea di mettere in scena una cosa del genere, per comprare magari un’auto o una casa. In fondo, c’è crisi.

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