Duro colpo alla malavita organizzata da parte dei Ros dei Carabinieri, coordinato dalla procura distrettuale antimafia di Napoli. Il blitz ha riguardato la Campania, il Lazio, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Calabria e la Lombardia col fine di disarticolare la nuova struttura del clan camorristico dei Mallardo, operante a Giugliano in Campania.
Le ordinanze di custodia cautelare eseguite sono 47, mentre i sequestri di beni mobili e immobili, tra cui un supermercato e uno yacht valgono oltre tre milioni. Le accuse per gli indagati vanno dall’associazione di tipo mafioso all’estorsione, alla detenzione di armi da guerra.
Le indagini hanno consentito di documentare i rapporti con i clan Licciardi di Secondigliano (Napoli) e Bidognetti di Casal di Principe (Caserta), con i quali erano stati costituiti un “gruppo misto” ed un “direttorio” per la gestione delle attività illecite in numerosi comuni delle province di Napoli e Caserta.
Secondo gli inquirenti, questa struttura unitaria aveva il compito di controllare le estorsioni e la gestione dei proventi illeciti, amministrati in una cassa comune utilizzata anche per ricompensare sia gli affiliati in libertà sia quelli detenuti dei tre clan, allo scopo di evitare nuove collaborazioni con la giustizia.
Le indagini del Ros, risalenti al 2009 hanno evidenziato la nuova struttura del clan Mallardo di Giugliano, accertando come in seguito alla carcerazione dei fratelli Giuseppe e Francesco Mallardo, capi storici del clan condannati all’ergastolo, la reggenza fosse stata assunta da Raffaele Mallardo, detto Lelluccio Schicchirò e Francesco Napolitano.