Un esperimento presentato all’ultima convention dell’American Psychological Association, che si è chiusa domenica a Orlando in Florida (USA), ed effettuato dagli studiosi americani dell’Università di Notre Dame in Indiana ha dimostrato che ad un minor numero di bugie dette corrisponde un maggiore stato di benessere sia fisico che psicologico. Per giungere a tale risultato, Anita Kelly, docente di psicologia all’University of Notre Dame nell’Indiana ha sottoposto al test della macchina della verità 110 persone dai 18 ai 71 anni, mettendo in relazione il numero di bugie dette con lo stato di benessere delle persone oggetto dello studio.
Le persone sono state divise in due gruppi: al primo è stato chiesto di non mentire mai. Potevano rifiutare di rispondere oppure omettere la verità, ma, specificamente, mai mentire. Al secondo gruppo, invece, non sono state date indicazioni particolari sul come comportarsi durante il test con la macchina della verità. Gli studiosi hanno così potuto osservare che, a minor numero di bugie settimanali dette, corrispondeva un maggiore stato di benessere psico-fisico degli interessati.
I volontari del gruppo dei “sinceri” hanno detto meno di una bugia alla settimana, ed è emerso che nelle settimane più “sincere” la salute ne guadagnava parecchio. Nel dettaglio, ad u numero di bugie 3 volte inferiore rispetto a quello rilevato in altre settimane, corrispondeva un numero di disturbi psicologici riferiti 4 volte minore e un numero di problemi fisici 3 volte inferiore rispetto alle altre settimane.
La cosiddetta sindrome di Pinocchio comporterebbe, secondo gli esperti dell’Indiana, disagio psicologico con nervosismo e malinconia, ma anche dolori fisici come mal di testa e mal di gola. Lo psicologo Robert Feldman dell’University of Massachusetts di Amherst, ha così commentato i risultati raggiunti:
È sicuramente un obiettivo lodevole che vi siano persone più schiette e genuine, capaci di interagire con gli altri in modo più sincero. Mi lascia invece più scettico pensare che l’onestà possa renderci più sani “fisicamente” ma di certo è così a livello psicologico.