Si è concluso senza un’intesa il vertice europeo di Bruxelles sul bilancio dell’Ue per il 2014/2020. Non si è infatti riusciti a giungere ad un accordo sulle dimensioni e le modalità dei tagli al piano di spesa da mille miliardi di euro, anche a causa delle divisioni tra sostenitori della linea del rigore, guidati dalla Gran Bretagna, e Paesi mediterranei. Il presidente del Consiglio d’Europa, Van Rompuy, ha presentato una nuova proposta, che però, in pratica, non è stata discussa, ma ci si è limitati a considerarla un buon punto di partenza per la ripresa del negoziato.
Le trattative infatti, stando a quanto riportato da alcune fonti diplomatiche, dovrebbero riprendere all’inizio dell’anno, probabilmente a febbraio. Lo stesso Van Rompuy ha affermato: “C’è la possibilità di trovare un accordo all’inizio del 2013″, aggiungendo che non è il caso di “drammatizzare: anche nel 2005 servirono due tornate” di negoziati “per arrivare a un accordo” ha dichiarato. Anche il premier italiano Mario Monti si mostra cautamente ottimista, e afferma che “C’è un sufficiente potenziale di convergenza” tra gli Stati membri dell’Unione Europea che consente di guardare a “un accordo sul bilancio Ue per gli inizi del prossimo anno”.
Monti ha comunque voluto anche lui rassicurare: “non aver raggiunto un accordo oggi non pregiudica nulla”. Quanto invece alla posizione italiana, il premier ha specificato: “Era in corso una tendenza a ridurre considerevolmente di più il budget e una tendenza a finire con un compromesso al ribasso, tendenza a cui noi ci siamo opposti”. Monti ha quindi spiegato che, per l’Italia, i risultati del vertice sono comunque migliori rispetto a quelli del 2005, ma non soddisfacenti, in primo luogo per i tagli agli aiuti all’agricoltura, e poi, ha affermato, “la proposta rivista non ci soddisfa anche per l’allocazione dei tagli delle risorse. E tra i vari punti di insoddisfazione, nel corso della riunione, ho sottolineato anche questo“.
Intanto a Francoforte il presidente della Bce Mario Draghi ha affermato: “Abbiamo riscosso un successo nel calmare le tensioni immediate di un credit crunch con gravi conseguenze”, mentre il programma di acquisto bond ha funzionato come “credibile freno contro scenari disastrosi”. La cancelliera tedesca Angela Merkel, invece, al termine del vertice, ha dichiarato: “Non vogliamo isolare nessuno, c’è margine per un accordo a 27″. Il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso ha spiegato che non si è arrivati ad un accordo perchè “ci sono ancora importanti divergenze sull’importo totale e l’equa distribuzione tra i Paesi”,e ha avvertito che se non si raggiunge un’intesa “i costi saranno enormi”.