Con decisa sorpresa l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annullato la registrazione della puntata di “Porta a Porta” che sarebbe dovuta andare in onda questa sera. Sembra che Berlusconi abbia declinato l’appuntamento con il programma di Rai 1, dopo una serie di telefonate notturne, nel corso delle quali sarebbe stato spinto dai vertici del Pdl a non partecipare al salotto di Vespa, in quanto ciò avrebbe significato una delegittimazione del nuovo segretario Angelino Alfano. C’è da dire che lo stesso Vespa, infatti, la prossima settimana ospiterà il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Confermato, invece, il viaggio di Berlusconi in Russia, dove l’ex Premier si recherà per fare le congratulazioni a Putin in occasione del suo terzo mandato presidenziale.
Così, proprio come filtrante da certi ambienti del Pdl, sembra che vedere da Vespa, Berlusconi, avrebbe messo in moto la solita contrapposizione tra Berlusconi stesso e Bersani, a danno del “giovane” Alfano, rispetto al quale lo stesso ex Premier aveva detto che gli mancava il quid per ambire all’effettiva leadership del partito. Parole poi ritrattate qualche giorno dopo, ma che non sembrano aver placato le polemiche e i malumori in seno ai vertici del Pdl.
Non è mancato il commento di Bruno Vespa alla mancata presenza di Berlusconi nel suo programma:
Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio. Com’è noto la legge impone l’equilibrio delle presenze tra rappresentanti di forze politiche di peso equivalente. Avevamo perciò invitato per oggi Berlusconi e per il 21 marzo Bersani. Sappiamo bene che il segretario del Pdl è Angelino Alfano, che era stato nostro ospite di altre due prime serate insieme con politici di segno diverso, ma Berlusconi non aveva mai parlato in televisione dopo le sue dimissioni da palazzo Chigi del 12 novembre e certamente le spiegazioni che solo lui potrebbe dare sarebbero state interessanti. L’ex presidente del Consiglio mi ha tuttavia spiegato che – dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano – una sua presenza in parallelo con il segretario del Pd avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl che è di Alfano al quale Berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia. Ho obiettato che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell’ultima ora, ma l’ex presidente del Consiglio – nello scusarsi per il disagio prodotto a Rai1 e agli ospiti che erano stati invitati – ha ribadito che da tutto il partito gli veniva rivolto l’invito a non alimentare indirettamente polemiche. Abbiamo pertanto deciso di non sostituire la prima serata con una puntata con altri ospiti o con un altro tema e di andare in onda con un programma già registrato in seconda serata e di confermare naturalmente l’invito per il 21 marzo a Pierluigi Bersani.