Picchiava i genitori per avere soldi da giocare poi al videopoker. Così M.B. 35 anni, incensurato, è stato arrestato dai Carabinieri in flagranza di reato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’uomo, di Brembate, in provincia di Bergamo è stato arrestato grazie agli stessi genitori, un pensionato di 62 anni e una casalinga di 59, stanchi ormai di subire violenze che si perpetravano dal 2007.
L’uomo, con continue minacce e percosse, costringeva i genitori a farsi consegnare soldi che regolarmente spendeva nei bar della zona nei videopoker o nel totoscommesse. Una situazione talmente grave da indurre la sorella ad allontanarsi da casa dei genitori. Poi c’è stato l’epilogo. In un forte attacco d’ira, il 35enne ha costretto i genitori a scappare di casa per non essere picchiati. La coppia si è rifugiata in un centro commerciale della zona, ma è stata ivi raggiunta dal figlio che, dopo un violento alterco con il padre, lo ha colpito con un pugno in pieno viso, mentre la madre, intervenuta per difendere il marito, è stata spintonata via con violenza. Alla fine l’uomo se n’è andato e i genitori hanno chiamato il 118. La madre è stata portata all’ospedale di Zingonia e medicata. I Carabinieri, allertati dalle altre persone presenti, finalmente, sono intervenuti (giacchè prima mai la coppia aveva denunciato il figlio o si era recata in ospedale) e hanno arrestato l’uomo, portandolo in carcere, dando così tregua all’incubo dei suoi genitori.