“È un uomo onesto, con la schiena dritta”. Le parole di Beppe Grillo leader del Movimento 5 Stelle riferite a Antonio Di Pietro scatenano il web e arrivano in un momento di vera e propria tempesta nel partito fondato dall’ex magistrato. “In questi lunghi anni di inciucio tra il Pdl e il Pdmenoelle, senza di lui, in Parlamento – afferma ancora Grillo – si sarebbe spenta anche l’unica flebile luce rimasta accesa”. “Il suo ‘Caro presidente che non c’è’ (quando si riferiva a Berlusconi n.d.r)– prosegue il comico – sono gli unici lampi di luce che meritano di essere ricordati nel peggior Parlamento dell’Unità d’Italia”. Parole forti del comico genovese il cui encomio al leader Idv prosegue nel migliore dei modi: “L’uomo ha un caratteraccio, non ascolta nessuno, ma è onesto. Quando ha dovuto affrontare il giudizio di un tribunale lo ha fatto senza esitazioni e ne è sempre uscito prosciolto. Quanti in Parlamento possono dire altrettanto? Chi può scagliare la prima pietra? Nessuno”.
E così arriva all’auspicio che è dinamite nel web. “Nel 2013 Napolitano decadrà, il mio auspicio è che il prossimo Presidente della Repubblica sia Antonio Di Pietro, l’unico che ha tenuto la schiena dritta in un Parlamento di pigmei”. Certo non è stato immune da errori a detta del fondatore de, M5S: “Si è fidato troppo di persone a lui vicine, di signor nessuno che ne hanno sfruttato la popolarità assecondando in modo acritico ogni sua richiesta. Ha allevato, forse consapevolmente, piranha e squali che pensava di tenere a bada e che ora mostrano le loro fauci”.
Un elogio che arriva dopo che la nota trasmissione Report ha fatto i conti in tasca al fondatore dell’Italia dei Valori scatenando lo tsunami nel partito, che lo stesso Di Pietro dà per morto in un’intervista a “il Fatto”. Il primo a risentirsi è il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, da sempre il più critico con il lato ‘movimentista’ di Di Pietro. Fa due più due tra l’intervista del leader e la dichiarazione di Grillo e definisce una “presa in giro” la riunione dell’ufficio di presidenza svoltasi all’indomani della trasmissione andata in onda domenica scorsa. “Se la sua idea – osserva Donadi – è quella di uccidere l’Idv per andare con Grillo, bene, faccio i miei auguri a tutti e due”. Di Pietro, però, assicura che non ha alcuna intenzione di voler affondare il suo partito: “Non abbandonerò mai la nave IdV: rimarrò al suo comando fino alla fine, ovvero fino a quando non troveremo insieme una persona che lo farà con altrettanto amore e passione”, dice in una lunga dichiarazione diffusa in serata. “L’IdV – aggiunge – continuerà ad esistere e lottare per le battaglie di legalità e democrazia. Nessuna intenzione di ammainare la bandiera”. Di Pietro, però, ufficializza la nuova rotta, che avvicina l’Idv alla flotta di Grillo. Lo fa rivolgendosi direttamente al leader del Movimento 5 stelle: “Caro Beppe, hai visto che casino sta venendo fuori a seguito della mia intervista di questa mattina su “Il Fatto Quotidiano”? E, soprattutto, del tuo successivo post in cui hai affermato che mi vedresti bene a fare il Presidente della Repubblica? Troppa grazia Sant’Antonio, direbbe mia sorella Concetta. E non mi pare proprio il caso di insistere. Però, il tuo paradosso ha certamente colto nel segno, se è vero, come è vero, che si è scatenato il mondo intero contro di noi”. “Basta con i partiti dalle figure carismatiche” è la risposta di Donadi, che chiede di ricominciare con “persone magari non conosciute, ma che abbiano voglia di fare una vera politica per salvare il paese”.