Il vicepresidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, del Pdl, è stato arrestato insieme ad altre 6 persone con l’associazione a delinquere, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita e frode fiscale. L’uomo è attualmente agli arresti domiciliari insieme al padre Raffaele, mentre per il fratello Massimiliano, che figura tra gli arrestati, è scattato immediatamente l’ordine di custodia cautelare in carcere.
Sono state effettuate delle perquisizioni nell’ufficio di piccolo questa stamattina dagli uomini del nucleo di polizia tributaria di Roma. La Guardia di Finanza avrebbe acquisito carte e documenti. Le verifiche sono partite anche sulla base di accertamenti che erano stati fatti dall’ufficio centrale antifrode dell’Agenzia delle entrate.
Secondo l’accusa, Piccolo attraverso una serie di società avrebbe creato dei crediti Iva e dirottato i fondi drenati al fisco all’attività politica del vicepresidente del consiglio comunale. Un ruolo centrale nella vicenda, sempre secondo l’impianto accusatorio, avrebbe avuto anche Massimiliano, ritenuto dalla Procura come capo, organizzatore e promotore dell’associazione a delinquere.
Samuele Piccolo era stato al centro di una guerra interna al Pdl nel corso delle ultime elezioni regionali del Lazio. Per cassare il suo nome e quello di altri, la lista del centrodestra fu presentata in ritardo.