I Carabinieri del NAS di Cremona hanno portato a termine una complessa operazione nell’ambito della lotta al traffico di sostanze dopanti illegali, che si è conclusa con due arresti.
Le indagini, iniziate a gennaio, sono state svolte in collaborazione con i Carabinieri di Castel Goffredo (MN) e Guidizzolo (MN), e hanno avuto origine dalla denuncia di una donna che aveva sorpreso il proprio figlio in possesso di farmaci anabolizzanti per uso veterinario di provenienza estera.
Nel corso dell’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Mantova, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e 32 perquisizioni nelle province di Mantova, Cremona, Verona, Brescia e Napoli, nonché il sequestro preventivo di una palestra.
Dagli accertamenti è emerso che i due soggetti arrestati, entrambi di origine campana, commercializzavano diverse sostanze dopanti illegali quali somatropina, ormoni della crescita, anabolizzanti ad uso veterinario, testosterone ed altro, venduti ai frequentatori della palestra attualmente sotto sequestro. Uno dei due arrestati, residente a Mantova, si avvaleva per lo spaccio della collaborazione del titolare della struttura sportiva e dei due personal trainer dipendenti.
Del rifornimento si occupava invece l’altro arrestato, un parente residente nel napoletano, che gli inviava le sostanze illecite reperite in loco o ordinate online su diversi siti esteri, soprattutto statunitensi, canadesi e sloveni.
Fra gli acquirenti, oltre ai clienti della palestra, figurano anche atleti di squadre dilettantistiche di calcio e pallavolo, ciclisti amatoriali, body builder anche di rilevanza nazionale e alcune donne che assumevano i farmaci illegali per dimagrire.
In seguito alle perquisizioni effettuate, risultano indagate altre 7 persone, fra le quali il titolare della palestra, i due personal trainer e alcuni parenti dei due arrestati, tutti di origine campana; inoltre, sono stati messi sotto sequestro tutte le ricette mediche, i documenti e i farmaci rinvenuti, per un totale di circa 5.000 pezzi fra confezioni di capsule, compresse e flaconi di sostanze anabolizzanti, quantificabili in oltre 100.000 euro di merce.