Lavorare troppo fa male alla salute: lo ricorda oggi, in occasione della della festa dei lavoratori del Primo Maggio, una ricerca pubblicata sulla rivista Lancet e ripresa dalla CBS che conferma come lavorare più di 55 ore alla settimana aumenti il rischio di ictus del 27%, ma anche di sviluppare una malattia cronica del 13%.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha istituito la Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, utile a poter ricordare di ridimensionare gli impegni, salvaguardare la propria salute per cercare di ridurre lo stress.
Lavorare troppo fa male al fisico e anche alla mente, come confermato dalla ricerca della Melbourne University pubblicata sul The Guardian che conferma come dopo i 40 anni sia bene lavorare solo 25 ore alla settimana: è bene imparare la flessibilità, gestire il lavoro al meglio cominciando a riservarci degli spazi di decompressione come ricorda via Ansa Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia.
Ma come alleggerire concretamente lo stress?
Ecco il decalogo da seguire.
- SOSPENDI LE ATTIVITÀ Non lavorare al pc nei 90 minuti precedenti al momento di andare a dormire perché lo schermo, la luce e la pressione di terminare ‘svegliano’ il cervello
- LIBERA LA MENTE Ci sono momenti in cui non si deve lavorare, ma lasciar spazio a nuove idee.
- VIVI LA TUA CREATIVITÀ: vi risiede la soddisfazione personale perché ci prendiamo del tempo per fare quello che ci piace
- FERMATI Ogni volta che senti arrivare stress, paura, preoccupazione o panico inizia a respirare profondamente mandando il respiro in ogni parte del corpo, specialmente dove si sente la tensione
- DECOMPRIMI e pianifica la tua personale cura Detox: gestisci il lavoro e il riposo in modo differenziato pianificando anche tempi di inattività
- UTILIZZA IL FEEDBACK di riconoscimento, che ti obbliga a concentrarti sul positivo ed utilizzare il problema per migliorare senza accanirsi sulla mancanza di soluzione
- METTI IL FOCUS SULLA SOLUZIONE Se vivi evitando fallimento e guai ti concentri sulla cosa sbagliata, meglio concentrarsi sulla cosa migliore da fare
- SEMPLIFICA Quando le cose si complicano fermati e cerca una modalità più semplice.
- CONSAPEVOLIZZA la ‘realtà sostenibile’. Se c’è un’aspettativa c’è anche il rischio di disattenderla per cui successo e fallimento vanno accettati come parte integrante dell’esistenza
- TRASFORMA LA PROSPETTIVA DEL PROBLEMA in gestione del limite, tuo e degli altri. La realtà è fatta di limiti come di opportunità ed è bene imparare a gestirle
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