Una scoperta che può essere definita “preziosa” davvero in tutti i sensi quella realizzata da un team di scienziati statunitensi e francesi. Parliamo di un pianeta costituito interamente di diamanti. Localizzato nella Costellazione del Cancro e denominato 55 Cancri E, fu scoperto nel 2004 e misurato per la prima volta nel 2011 dal Telescopio Spaziale Spitzer, imponendosi all’attenzione per avere un raggio doppio rispetto a quello della Terra.
Lo scenario che si è aperto agli occhi degli astronomi è quello di un pianeta realizzato di diamanti. Pianeti e planetoidi costituiti da diamanti erano già stati individuati in passato. 55 Cancri, però, è il primo pianeta, di tali dimensioni che, individuato, orbita regolarmente attorno alla propria stella. Tra le altre caratteristiche del Pianeta, degne di nota, è da evidenziare sicuramente una velocità attorno alla propria stella della durata di circa 18 ore. La temperatura si aggira attorno ai 1,648 gradi. La massa è circa 8 volte superiore a quella della Terra.
Lo studio sull’appetibile pianeta 55 Cancri è stato condotto da una team di esperti della Yale University e dell’istitute de Reccherche En Astrophysique et Planetologie dell’Università di Toulouse, in Francia. Nikku Madhusudhan, astronomo e ricercatore di fisica, sostiene che la superficie di 55 Cancri sia dunque ricoperta di grafite e diamante, piuttosto che di acqua e granito.
Visibile a occhio nudo, nonostante disti 40 anni luce dalla Terra come dimostra la mappa dello Smithsonian Institute, tuttavia non brilla in maniera eccezionale e sembra sia composto principalmente da carbonio, ferro e carburo di silicio. Almeno un terzo di pianeta, è probabilmente composto da carbonio sotto forma di diamante.
Poiché non è possibile né analizzare né fotografare direttamente il Pianeta, il primo passo è stato quello di constatare che la stella madre era ricca di carbonio e quindi nel processo di formazione planetaria questa presenza ha influito, poiché stella e pianeta hanno la stessa origine da una nebulosa planetaria.
Il diamante è formato da carbonio e ulteriori indagini hanno permesso di concludere che nella super-terra la quantità del diamante era considerevole, accompagnato dal carburo di silicio. Non doveva, invece, esserci acqua e la sua temperatura superficiale era invivibile, essendo superiore ai mille gradi centigradi, con enorme delusione. Una realtà, dunque, ben diversa dalla Terra, ricca di ossigeno e povera di carbonio.