Il corpo di Osama Bin Laden, fondatore e leader di al-Qaida, ucciso da un commando Usa ad Abbottabad in Pakistan il 2 maggio scorso, non e’ stato sepolto in mare, come da sempre riferito dagli Stati Uniti, ma e’ stato trasferito all’Istituto di Patologia delle Forze armate USA a Bethesda, nel Maryland.
La notizia è stata resa nota da Fred Burton, il vicepresidente di Stratfor, l’agenzia privata di intelligence, in tutta una serie di email nelle ore successive all’uccisione di Bin Laden e rese pubbliche da Wikileaks. Non accennano dunque a placarsi le polemiche inerenti alla morte del terrorista. C’è chi riteneva che Bin Laden non fosse morto, altri che ritenevano che fosse invece morto già tempo prima del maggio scorso, altri ancora che il suo cadavere non fosse mai stato gettato in mare. Al di là quindi di quella che è sempre stata etichettata come verità ufficiale, il fatto che i vertici statunitensi hanno sempre disquisito sull’opportunità o meno di diffondere le foto del cadavere di Bin Laden, optando poi per non farlo, ha sempre dato adito al pensiero, implicito o esplicito che fosse, che non esistesse in realtà alcun corpo. Il sito di Assange contribuisce ora ad infittire il mistero.
Secondo la versione ufficiale statunitense, cinque minuti dopo la mezzanotte, Bin Laden fu scovato nel proprio rifugio, in seguito ad una delicatissima operazione di intelligenze, e ucciso con dei corpi d’arma da fuoco da un commando dei marines americani. Sempre secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali, l’operazione venne seguita in diretta dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dallo staff presidenziale. Insieme al terrorista, artefice degli attentati dell’11 settembre 2011, vennero uccisi anche alcune persone della sua famiglia, che erano con lui in quella circostanza. Resta ora da verificare se l’effettiva dinamica dei fatti corrisponde a quella ufficialmente divulgata.
