Dopo aver osservato 102 nane rosse per sei anni, usando lo spettrografo Harps dello European Southern Observatory (ESO) montato su un telescopio a La Silla in Cile, un team europeo di astronomi ed astrofisici, guidati dall’Observatoire des Sciences de l’Univers di Grenoble in Francia, sono arrivati alla conclusione che esiste il 40% di probabilità che nella Via Lattea vi siano diversi pianeti rocciosi con la temperatura ideale per ospitare acqua allo stato liquido e, di conseguenza, la vita.
Recentemente, sono stati scoperti diversi pianeti in orbita attorno a nane rosse; l’esempio più recente è quello di Gliese 581 che ha, attorno a sé, diversi pianeti fra cui uno classificato come abitabile: Gliese 581g.
Le nane rosse presenti nella Via Lattea sono 160 miliardi – cioè l’80% dell’intera galassia – ed alcune di esse si trovano soltanto a 30 anni luce dal nostro sistema solare.
Oggetto di discussione è, però, l’abitabilità dei pianeti che gravitano attorno alle nane rosse, in quanto queste ultime sono più piccole e fredde rispetto al nostro Sole. Per potere ospitare la vita occorre, quindi, che un pianeta sia maggiormente vicino alla sua stella rispetto a quanto lo è la Terra dal Sole. Esisterebbe, però, il problema delle eruzioni stellari a cui sono soggette le nane rosse, che inonderebbero il pianeta vicino di raggi ultravioletti, rendendolo quindi inospitale per la vita.
Intanto, è appena stato inaugurato l’Harps-N; creato in Italia, servirà a cercare pianeti vicini e lontani.