I medici del Jackson Memorial Hospital di Ryder hanno rivelato che Ronald Poppo, la vittima del famigerato “cannibale di Miami”, deturpato nell’80% del suo viso, hanno rivelato che la vittima del terribile episodio è “sveglio e vigile”. Com’è ormai tristemente noto, il 31enne Rudy Eugene ha letteralmente mangiato il viso del 65enne Ronald Poppo per quasi 18 minuti mentre il traffico automobilistico scorreva sull’affollata MacArthur Causeway, a Miami. Il cannibale è stato poi ucciso dall’agente di polizia Jose Rivera.
Una fotografia mostrata ai giornalisti ritrae Ronald Poppo mentre cammina per un corridoio dell’ospedale, supportato dal personale ospedaliero che lo sorreggono da ambo i lati. L’uomo ha perso purtroppo l’occhio sinistro, ma i medici sperano di ripristinare la vista nel suo occhio destro, anch’esso gravemente danneggiato durante la brutale aggressione.
“Siamo lieti di comunicarvi che Ronald sta bene, mangia, cammina mentre fa la terapia fisica, sta parlando con noi“, ha detto Nicholas Namias, un chirurgo dell‘Università di Miami. Un’altra foto rilasciata dall’ospedale mostra i due terzi del volto di Poppo coperto di croste. Manca il naso e le due orbite oculari sono state coperte, uno con una garza e uno con quello che sembrava essere un innesto cutaneo.
La sua barba grigia è stata tagliata, lasciando il posto ad un paio di baffi sul labbro superiore.I medici dell’ospedale hanno riferito anche che Poppo, senza fissa dimora, ha anche buchi nel petto che sono stati probabilmente causati dai proiettili sparati dal poliziotto che ha ucciso il suo aggressore. Nicholas Namias, responsabile del reparto di traumatologia, e medico di Poppo, ha detto al Miami Herald che Poppo aveva due “misteriosa” punture nel petto.
Gli assistenti sociali cercheranno di aiutare Ronald a trovare un posto dove vivere, dopo essere stato un senzatetto per oltre 30 anni. Un fondo istituito dal Jackson Memorial Foundation nel frattempo ha raccolto 15.000 dollari, in modo da poter aiutare l’uomo a ricominciare una nuova vita dopo il trauma subito.