Si fa sempre più alta la tensione allo stabilimento Alcoa di Portovesme, in Sardegna, dopo l’annuncio della chiusura entro fine anno. Oggi sono stati ritrovati otto candelotti contenenti esplosivo in forma di gelatina, e collegati ad un innesco, ai piedi del traliccio Terna, davanti allo stabilimento. Gli esplosivi erano legati insieme quattro a quattro e sistemati a due dei lati del palo. Stando a quanto si è appreso, gli artificieri dovranno disattivare la corrente elettica del traliccio prima di far brillare l’esplosivo.
Ora gli investigatori devono proseguire le indagini per poi meglio stabilire se si tratti di un “grave gesto dimostrativo” o se la dinamite fosse stata preparata per esplodere. La presenza di esplosivo era stata annunciata stamattina intorno alle 9 con due telefonate anonime, una all‘agenzia Ansa e una alla redazione di Iglesias del gruppo Unione Sarda, fatte da una donna con leggero accento straniero. Il commissariato di Carbonia e la Digos hanno subito messo in sicurezza la zona.
Alcoa, gli operai tornano sul Silos
Nonostante il clima sia peggiorato e faccia freddo, due operai dell’Alcoa, i segretari della Fiom-Cgil, Franco