Prosegue la fuga di capitali dalla Spagna, nonostante il varo del pacchetto di riforme del sistema bancario annunciato dal ministro dell’economia Luis De Guindos. Nel primo semestre dell’anno i capitali portati oltre i confini ammontavano a 219.817 miliardi di euro, dei quali 56.631 nel solo mese di giugno, corrispondenti a prestiti, depositi e investitori nazionali ed internazionali. Nello stesso periodo del 2011 il saldo della bilancia finanziaria era positivo e registrava entrate nette di capitali di 22.457 miliardi di euro.
La fuga di capitali a giugno, di 56.631 miliardi nel mese, è stata superiore del 36,8% a quella registrata a maggio, quando sono stati trasferiti all’estero 41,294 miliardi. Nel maggio del 2011 si registravano ingressi netti di 7.017 miliardi di euro. Nel semestre le uscite nette di capitali, esclusa la Banca di Spagna, si sono registrate soprattutto nel capitolo “altri investimenti”, depositi, prestiti, che hanno superato ampiamente le entrate nette prodotte da investimenti diretti e derivati finanziari.
Il pacchetto varato dal governo spagnolo include una “bad bank”in cui far confluire uno schema di gestione dei fallimenti bancari. Via anche ad un fondo di gestione degli immobili. Secondo De Guindos “basteranno 18 miliardi di euro per aiutare le aree in difficoltà”.