Continua a diminuire il numero di studenti che sceglie di seguire l’ora settimanale di religione. In base all’ultima relazione della Cei, il dato si è assestato all’89,8%. Si tratta del più basso da quando viene fatta la rivelazione, e cioè da due decenni. Coloro i quali invece di religione scelgono un’attività alternativa sono 800mila.
Sono in calo anche i docenti che appartengono al clero. Questo dato si spiega con la diminuzione delle vocazioni. Più possibilità, dunque, per i laici laureati in Teologia.
Il processo di secolarizzazione è più evidente al Nord. Qui il 27% dei ragazzi del superiore non segue la lezione di religione. Al Centro sono il 19%, mentre è irrisorio il dato su Meridione: 2,4%. La scuola dove meno ragazzi voglio seguire la materia è il liceo artistico: 21,2%.
Poi c’è una cifra assolutamente paradossale. Se da una parte gli alunni diminuiscono, dall’altra parte gli insegnanti di religione (a differenza dei colleghi delle altre materie) crescono. Nel 2009/2010 erano 12.894, l’anno successivo erano 13.166: +2%. Nell’88% dei casi gli insegnanti sono laici; per il 12% si tratta di preti e suore.
