Dopo le lunghe vacanze natalizie, il rientro a scuola è previsto per lunedì 8 gennaio 2018, o almeno così sarebbe stato: il rientro in aula invece sembra essere destinato a slittare almeno di un giorno visto che è stato confermato lo sciopero degli insegnanti nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie e che era stato annunciato lo scorso 3 dicembre, proclamato dai Cobas, dall’Anief e altre 8 sigle.
Non si sa ancora con esattezza quanti aderiranno allo sciopero annunciato, ma la giornata si annuncia movimentata per studenti e per genitori: l’ultimo incontro di mediazione fra sindacati e rappresentanti del governo che si è tenuto lo scorso mercoledì per cercare di evitare lo sciopero, è fallito, lasciando intendere che sarà mobilitazione nazionale.
I docenti da parte loro protestano e scendono in piazza contro una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato che il diploma magistrale non è un titolo abilitante per accedere alla professione mentre sono necessari laurea e la scuola di specializzazione.
Una sentenza arrivata anni fa che ha visto il ricorso di molti diplomati magistrali e che dopo aver vinto il ricorso sono riusciti a entrare nelle graduatorie a esaurimento: sarebbero quindi 50 mila le maestre di materna e di primaria, secondo i dati riportati dal Corriere della Sera, che sono nelle graduatorie ad esaurimento e che ora rischiano addirittura di essere cancellate dalle stesse liste.
Da considerare, c’è anche la questione aumenti visto che non è stato neppure preso in considerazione l’adeguamento all’inflazione come ha sottolineato in una nota l’Anief confermando che i “famosi 85 euro di aumento, da inglobare nel rinnovo del contratto, purtroppo non riguarderanno tutti i dipendenti”.
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