Savannah Dietrich, una giovanissima ragazza dello stato USA del Kentucky, violentata da una coppia di adolescenti, che poi patteggiarono in tribunale, fu denunciata per aver pubblicato su Twitter i nomi dei suoi aggressori in violazione di un ordine del tribunale. Ora, l’avvocato di uno dei due ragazzi condannati, ha dichiarato che è stata Savannah a rovinare la vita al suo assistito. David Mejia, legale di uno dei due ragazzi, ha così dichiarato a The Huffington Post: “Ha perso tutto il potenziale che aveva. Frequentava le scuole superiori, ma è stato espulso. Era sulla buona strada per una borsa di studio presso una delle università più prestigiose degli Stati Uniti d’America, perché Savannah ha detto cose false come lei”.
Mejia ha presentato una mozione contro Savannah Dietrich nel mese di luglio. La ragazza, come accennato, aveva infatti pubblicato su Twitter i nomi dei due ragazzi adolescenti che l’hanno aggredita nell’agosto del 2011, aggiungendo poi: “Hanno detto che non posso parlare o sarò rinchiusa… proteggere degli stupratori è più importante che ottenere giustizia per la vittima a Louisville”. Dopo aver nominato i ragazzi, Savannah ha detto: “Non devo proteggere qualcuno che ha reso la mia vita un inferno”. Mejia, dal canto suo, ha detto che lui e il suo cliente sono arrabbiati perché le parole di Savannah non sono state del tutto oneste.
“La vittima, in un impeto di rabbia, ha pubblicato il nome del mio cliente. Lo definisce uno stupratore – cosa della quale non è mai stato accusato – e ha detto che il sistema giudiziario è corrotto e che il mio cliente se l’è cavata con quello che ha fatto”, ha detto Mejia. Dietrich, che ora ha 17 anni, ha raccontato al programma Nightline della ABC della notte in cui è stata arrestata. Ha detto che stava bevendo con gli amici quando è svenuta.
Quando più tardi si svegliò, scoprì che i suoi abiti erano stropicciati e si sentiva come se ci fosse qualcosa che non andava. Anche il suo reggiseno le era stato spostato. Nella mozione presentata da Mejia, il legale ha presentato accuse contro Savannah Dietrich per aver violato il diritto alla riservatezza di un minore. Dietrich avrebbe potuto affrontare 180 giorni in prigione, ma Mejia ha detto che non era quello che voleva. Lo scopo della mozione, infatti, secondo l’avvocato non è stato quello di punire Dietrich, ma di far si che un giudice la costringesse a cancellare i suoi post riguardanti i ragazzi, che da allora hanno ricevuto lettere di odio e addirittura minacce di morte.