Ha dell’incredibile la storia che riguarda un volo della compagnia low-cost irlandese Ryanair, dall’aeroporto Stansted di Londra diretto a Riga, capitale della Lettonia. In seguito ad una “riparazione” non proprio a regola d’arte di un finestrino, l’aereo è dovuto rientrare a Londra invece che terminare il suo tragitto.
Accade il 29 settembre, con 200 passeggeri a bordo, la rottura del vetro del finestrino della cabina di guida. Alcune persone hanno assistito, incredule, alla stesura del nastro adesivo sul vetro rotto che è stata operata dal personale di terra. Nonostante le proteste, comunque isolate, il decollo è avvenuto senza imprevisti.
Passano però 20 minuti dal decollo quando, in seguito allo scoppio del panico tra i passeggeri, il personale decide di far rientrare l’aereo al punto di partenza. Infatti, il pilota ha deciso di far rientrare il Boeing 737-800 dopo che ha notato segni di instabilità da parte del finestrino, che ha iniziato a traballare. “Abbiamo osservato l’equipaggio che riparava freneticamente il finestrino con del nastro adesivo”, fa sapere un 33enne passeggero Anthony Neal. Parole più pesanti vengono, invece, dall’ex pilota John Guntrip: “Avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche: se il vetro si fosse staccato solo po’ di più, il pilota avrebbe potuto essere risucchiato nel vuoto mentre era in volo”. Al contrario, un portavoce dell’IAA dichiara di aver completato le indagini sull’accaduto e rassicura sulla vicenda: fa sapere, infatti, che il nastro adesivo è stato utilizzato come ulteriore precauzione per garantire una migliore tenuta del vetro, e che la manutenzione è stata eseguita con tutte le procedure corrette del caso.