È scaduto il 21 aprile 2017 il termine ultimo per inoltrare la richiesta di rottamazione agevolata delle cartelle Equitalia per pagare i debiti arretrati con il Fisco senza pagare interessi di mora e sanzioni. E dopo aver aderito alla Definizione agevolata, ora scatta la fase due.
In che cosa consiste? In pratica il contribuente dovrà attendere che Equitalia, come previsto dalla legge, invii una comunicazione entro il prossimo 15 giugno nella quale andranno specificati quali sono i debiti che effettivamente rientrano nella definizione agevolata, l’ammontare dell’importo dovuto, la scadenza delle rate previste.
Secondo quanto anticipato, sarà possibile pagare il debito residuo in un’unica soluzione o a rate, da 1 fino ad un massimo di 5. Nel caso di cinque rate, il 70% del dovuto sarà pagato nell’anno 2017 ed il restante 30% nell’anno 2018. In entrambi i casi la prima rata dovrà essere pagata nel mese di luglio 2017.
È possibile pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia, nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione DA1, rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione.
Si potrà pagare direttamente dal portale Equitalia e dall’App Equiclick attraverso la piattaforma PagoPa, con la domiciliazione bancaria, presso le filiali bancarie, presso gli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL; attraverso il proprio internet banking, presso gli uffici postali; nei tabaccai aderenti a ITB e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, agli sportelli Equitalia. Ricordate che dopo aver aderito alla definizione agevolata è assolutamente necessario rispettare il piano di pagamento: anche saltare una sola rata prevista prevede l’annullamento del piano di rimborso previsto da Equitalia.