Fra due settimane avranno inizio le Olimpiadi 2012 a Londra e la G4S – la società che ha vinto l’appalto da oltre 500 milioni di sterline – ha paura di non riuscire ad addestrare in tempo le 10 mila guardie, che doveva mettere in campo per garantire la sicurezza durante i Giochi. Per questo motivo, il governo è stato costretto a chiamare in servizio circa 3.500 soldati tornati da poco dall’Afghanistan, o che sono in procinto di partire in missione.
La società che doveva occuparsi della sicurezza, adesso, sarà costretta a restituire parte dei fondi, non potendo più rispettare i termini del contratto. La G4S ha dichiarato che gli ingaggi hanno avuto dei ritardi e che è, senza dubbio, un’impresa “senza precedenti e complessa, portata avanti in tempi molto stretti“. Sono circa 4 mila i vigilantes che, attualmente, la G4S sta fornendo nei 100 siti olimpionici, mentre altri 9 mila sono ancora in fase di addestramento e di preparazione, a due settimane dall’inizio.
Circa 13.500 militari – già destinati alla sicurezza, durante le Olimpiadi 2012 – vedranno, dunque, l’arrivo di altri 3.500 militari, per un totale di 17 mila forze armate. I militari, probabilmente, saranno costretti a dormire in scuole o in luoghi improvvisati, a causa delle mancanza di spazio nelle caserme e nelle basi aeree che non sono adibite per ospitare un così grande numero di persone.
I militari dovranno controllare borse e zaini degli spettatori e saranno loro concessi migliaia di biglietti – in segno di gratitudine – per assistere alle Olimpiadi, secondo quanto reso noto da Theresa May, ministro dell’Interno. Il colonnello Richard Kemp – ex comandante delle truppe inglesi in Afghanistan – ha dichiarato che molti dei soldati sono di ritorno o stanno per essere mandati di nuovo in missione e che si aspettavano una “meritata pausa” in compagnia delle proprie famiglie, ma che svolgeranno comunque il proprio lavoro egregiamente e con il sorriso sulle labbra.
