Sorprendente? No. Ripugnante? Sì, forse è la parola giusta. Nel corso delle ultime ore sempre più numerose sono le pagine Facebook nate a sostegno di James Holmes, il 24enne ritenuto autore del massacro avvenuto al Century 16 Movie Theaters di Aurora, sobborgo di Denver, nel quale hanno perso la vita 12 persone e altre 58 sono rimaste ferite. Una ricerca sommaria fatta su Facebook permette di individuare un range di minimo 30 pagine dedicate a Holmes. Alcune di loro (ben poche) condannano estremamente le gesta dell’ex studente modello di San Diego, auspicando per lui la pena capitale. Tuttavia, la maggioranza delle pagine celebra invece Holmes come un monarca, un intrattenitore, un comico.
Molte di queste pagine hanno poche decine di “adepti“, sebbene ce ne siano comunque alcune che vantano un numero di iscritti maggiore come questa, intitolata semplicemente James Holmes, con 537 mi piace, oppure quest’altra, sempre intitolata James Holmes (pagina sociale su The Dark Knight Rises).
Per il momento sembra che nessuna legge sia stata violata. Molti di coloro che hanno apprezzato le pagine in questione, giustificano la loro decisione alla luce del fatto che si tratta di pagine nate per dare a James una seconda possibilità. Naturalmente, ci sono anche molte pagine del tipo “James Holmes deve marcire all’inferno” oppure “James Holmes ha bisogno di essere decapitato”. Poca roba, però, rispetto ai cosiddetti troll che hanno creato pagine volte a idolatrare l’autore di un terribile massacro e che in una pagina è addirittura definito un “non così cattivo ragazzo”. Qui un utente ha scritto:
Imparare prima di giudicare, Questo ragazzo è probabilmente un giovane brillante che aveva motivi per le sue azioni al di là del senso convenzionale di giusto e sbagliato. Solo la mia opinione, ma cosa accadrebbe se un genio scoraggiato che non riesce a trovare lavoro uccide un mucchio di persone stupide andate a vedere il nuovo film di Batman? Spero davvero che sia data alla sua mente l’opportunità di parlare.
E questo è solo uno delle centinaia di commenti che si sprecano per celebrare la figura, ormai quasi “eroica”, di Holmes.