L’Italia è “de facto già fuori dall’euro”, aveva detto Beppe Grillo durante un’intervista del quotidiano tedesco “Handelsblatt”spiegando che a suo parere i Paesi nordeuropei intendono mantenere l’Italia dentro l’Eurozona “fino a che non riavranno gli investimenti effettuati dalle loro banche sui titoli di stato italiani. Dopo di che ci lasceranno cadere come una patata bollente”.
Non concorda con questa tesi l’ex premier Romano Prodi, il quale, interrogato in proposito a margine di un suo intervento presso il centro di ricerca internazionale Carnegie Endowment for International Peace (Ceip) di Washington, ha risposto all’Adnkronos:
“Perché? E’ forse successo qualcosa a livello di bilancio, nell’ultima settimana, che può fare pensare a una cosa simile? Non c’è nessun elemento per cui l’Italia debba avere uno spread come la Spagna – ha poi sottolineato – il bilancio è sotto controllo e i fondamentali dell’economia sono solidi“.
La crisi attuale, per Prodi, è certamente “molto preoccupante”, ma ci sono altri Paesi che ben presto entreranno nell’Eurozona, come ad esempio la Polonia: in alcuni Paesi dell’Est infatti il processo di passaggio alla moneta unica non è stato ancora completato, ma avverrà a breve.
“Riprenderà – ha affermato l’ex premier – e questo vorrà dire che l’eurocrisi sarà definitivamente superata”.