Una morte assurda quella capitata a Tiago Klimeck. L’attore brasiliano è morto impiccato mentre interpretava il ruolo di Giuda ne “La Passione di Cristo”. Il ventisettenne si è spento dopo 17 giorni di coma.
Il 6 aprile scorso Klimeck stava rappresentando nella piazza di Itarare, comune di circa 51 mila abitanti nello Stato di San Paolo, la scena in cui l’apostolo Giuda Iscariota, dopo aver tradito Gesù per trenta denari, perseguitato dal rimorso e dalla colpa, decide di impiccarsi. Il dispositivo di sicurezza che avrebbe garantito l’incolumità all’attore non ha funzionato e il giovane ha perso conoscenza. Solo dopo quattro minuti i colleghi e gli spettatori si sono resi conto che qualcosa non andava e che Klimeck stava soffocando. Immediatamente sono scattati i soccorsi: l’attore è arrivato già in gravi condizioni all’ospedale Santa Casa de Misericordia, nella vicina città di Itapeva e i medici hanno potuto costatare che il giovane era caduto in un coma profondo perché il suo cervello era rimasto per troppi minuti senza ossigeno.
L’autopsia sul corpo del ventisettenne è stata effettuata lunedì scorso, ma i risultati non sono ancora stati diffusi. Alcune immagini scattate da un fotografo locale mostrano gli ultimi attimi di vita dell’attore: la canottiera, che il ventisettenne indossava sotto i vestiti di scena, si sarebbe sollevata fino al collo e lo avrebbe strangolato.
Josè Victor Bassetti detective della polizia locale, ha confermato che Klimeck sapeva usare il dispositivo di sicurezza che al contrario lo ha ucciso. Era il terzo anno consecutivo che i vigili del fuoco donavano l’attrezzatura alla compagnia teatrale. Il congegno che assieme alla corda avrebbero strangolato il giovane attore sono stati equestrati e verrano analizzati dall’istituto penale di Sorocaba.
Un particolare sconvolgente è venuto a galla in questi giorni tramite l’emittente Tv Record: un collega di Klimeck avrebbe chiesto ad un venditore di sandwich se poteva dargli un coltello per tagliare la corda che teneva impiccato l’attore brasiliano. L’ambulante si sarebbe rifiutato perchè riteneva pericoloso consegnare la tagliente arma con tutta quella folla.
