Un team di ricercatori del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica francese (CNRS), in collaborazione con l’Università di Marsiglia, ha scoperto che i babbuini sanno distinguere le parole scritte di senso compiuto da quelle prive di significato, arrivando alla conclusione che le scimmie sanno leggere.
I primi esperimenti sulle capacità di questi affascinanti animali di capire il linguaggio umano risalgono a circa 40 anni fa, quando già allora vennero evidenziate le capacità di apprendimento e di comunicazione tramite simboli e gesti, simili a quelli usati nella lingua dei segni.
Lo studio ha messo in evidenza la capacità dei babbuini di imparare a leggere decine di parole in lingua inglese, distinguendole da segni privi di significato, nel giro di un mese e mezzo. Le scimmie avevano davanti a loro uno schermo, sul quale apparivano due diverse combinazioni di lettere ed erano chiamate a riconoscere le parole sensate.
Inoltre, gli scienziati hanno identificato la sede dei meccanismi ortografici nell’area sinistra della corteccia occipito-temporale del cervello, una zona che era stata già identificata come la sede dell’elaborazione visiva delle scimmie.
Dopo aver scoperto che i babbuini possiedono competenze logiche e l’uso consapevole del linguaggio, questa scoperta adesso dimostra che i primati hanno anche una capacità ortografica e che saper leggere non è una caratteristica che appartiene esclusivamente all’essere umano.