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ENEL inaugura il TES, l’energia dal calore

ENEL inaugura il TES, l’energia dal calore

Un sistema innovativo e sostenibile basato sulle rocce e sul vapore

La notizia di pochi giorni fa riguarda un innovativo sistema di accumulo di energia sostenibile, che usa le rocce e il calore prodotto da impianti di produzione per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore utile a produrre elettricità. Parliamo dell’impianto TES – Thermal Energy Storage – che ENEL ha appena installato a Cavriglia, nella centrale aretina di Santa Barbara, per la prima volta al mondo su scala industriale.

Il sistema usa le rocce per immagazzinare energia sotto forma di calore. Sfrutta cioè l’energia prodotta da rinnovabili come il Sole o il vento per scaldare le rocce, generare vapore e, infine, elettricità. Ma usa il vapore anche come fonte di calore, evitando cosi il consumo di – e la dipendenza dal – gas.

Con gli ulteriori vantaggi di:

  • poter cedere il calore a impianti termici, abbassando così il consumo di metano;
  • cominciare a ridurre le emissioni dei settori più difficili da decarbonizzare;
  • raggiungere una vera sostenibilità, anche per le aziende industrali energy intensive;
  • affrancarsi dal litio, che dobbiamo importare;
  • immagazzinare energia, di più e più a lungo.

In una parola, libertà. Da fonti e materiali rari e costosi, da alte emissioni, da fluttuazioni o speculazioni del mercato energetico e anche da scenari (geo)politici. Grazie a una risorsa che si trova dappertutto: la pietra.

Questa soluzione permette di rendere più affidabili, flessibili e resilienti le rinnovabili. E può essere utilizzata per decarbonizzare settori che necessitano di calore ad alte temperature. Inoltre, non comporta alcun utilizzo di materiali rari, e può essere realizzata ricorrendo a pietre disponibili in ogni parte del Pianeta. Quindi è scalabile in maniera sostenibile ovunque.” (Ernesto Ciorra, Direttore Innovability® Gruppo Enel)

Una notizia che in questi giorni sta facendo il giro del web. Perché significa che l’energia pulita è una realtà. Soprattutto se generata dall’incontro tra impegno, creatività e innovazione tecnologica. In questo caso, del Gruppo ENEL e della start-up israeliana Brenmiller, sostenuta per questo progetto dalla Israel Innovation Authority con un finanziamento di 1 milione di euro.

Energia carbon-free, flessibile, di durata e a tariffa bassa. Cioè, la vera sostenibilità ambientale e sociale. Mentre si parla tanto di transizione energetica, qualcuno che lo fa davvero.

Il sistema TES può immagazzinare fino a circa 24 MWh di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per 5 ore. Se pensiamo che, ogni anno, un’abitazione di medie dimensioni consuma 10 MWh di combustione di gas per riscaldarsi e 0,2 MW di elettricità per illuminarsi, una vera rivoluzione.

L’indipendenza energetica. Il futuro dell’industria di medie-grandi dimensioni, ma anche delle case e dei condomini, che riparte dalle pietre usate per accumulare, conservare e fornire energia al momento del bisogno. Sembra fantascienza: invece, è una realtà. Decine di tubi e un cuore di roccia. Che scalda le “arterie” prima e tutto il resto poi, generando un’energia verde e inesauribile.

A pensarci, lo sapevamo già. Se non altro, dall’uso della pietra ollare in cucina. Ma, in fondo, è questo il genio: un’idea semplice – solo, abbastanza libera da (ri)trovare la verità delle cose.

La Toscana è una delle Regioni più virtuose d’Italia, con oltre il 50% dell’energia autoprodotta da fonti rinnovabili. Santa Barbara, da circa 70 anni modello di architettura industriale contemporanea, è oggi un impianto moderno a ciclo combinato. ENEL, che quest’anno festeggia il suo 60mo anniversario, è leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. La tecnologia Brenmiller permette di usare elettricità, biomassa e calore di scarto per generare vapore pulito e riscaldare acqua e aria.

Un incontro fertile e felice, del quale sentiremo parlare ancora a lungo.

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