A quasi due mesi dall’incidente che ha provocato il naufragio della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio, arriva il decreto “rotte sicure”. Il provvedimento già ribattezzato “anti-inchini” è stato coordinato e firmato dal Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera.
Quindi non ci saranno più “inchini” o passaggi sotto costa, che sono purtroppo diventati a dir poco famosi per la tragedia della Concordia. Il decreto infatti fissa un limite di 2 miglia di distanza che le navi superiori alle 500 tonnellate dovranno tassativamente rispettare in prossimità delle aree caratterizzate da un rilevante pregio paesaggistico, e quindi protette.
L’ufficializzazione del decreto è avvenuta ieri, proprio in occasione della visita del Ministro Clini agli abitanti dell’Isola del Giglio. Ed anche se ad alcuni può sembrare un provvedimento fatto sull’onda dell’emozione per quanto tragicamente accaduto, non è così. Difatti, dai dati emersi dall’inchiesta avviata dalla procura di Grosseto in merito alla tragedia della Concordia, risulterebbe che negli ultimi 3 anni ci sarebbero stati almeno 700 “inchini”.
Ecco quanto prevede nello specifico il provvedimento, che però è una legge quadro, quindi dovrà essere seguita da un decreto attuativo: “In particolare il provvedimento introduce un limite di due miglia di distanza per le navi oltre le cinquecento tonnellate in prossimità delle aree protette; prevede un’attenzione particolare al Santuario dei Cetacei per la sicurezza dei carichi sui cargo; il divieto di transito nel bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, nella Laguna di Venezia, per le navi superiori a quarantamila tonnellate. Per San Marco il divieto scatterà appena le autorità marittime avranno individuato le vie alternative al transito”.
Questo il commento del Ministro Clini: “Sarà prevista una zona cuscinetto tra aree particolarmente sensibili e la nave, con principi in base ai quali chi gestisce le rotte delle crociere guardi alla protezione dell’ambiente. Il decreto è molto importante perché stabilisce regole generali per la sicurezza della navigazione in zone sensibili; pur essendo in effetti stato sollecitato dall’incidente della Costa Concordia all’Isola del Giglio, ha un’ambizione più ampia, quella di essere un segnale molto forte per il turismo sostenibile”.