Ricorda molto da vicino il film Hachiko- Il mio migliore amico, la storia di Hachi, un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo padrone, il professor Parker. Un’amicizia che andrà oltre la stessa morte. Ma qui non siamo in un film, ma nella più tangibili delle realtà. La vicenda di Capitan ha fatto il giro del web e sta ora commuovendo tutto il mondo. Nel 2005 Miguel Guzman torna nella sua casa di Villa Carlos Paz, nella regione argentina di Cordoba, con un regalo per suo figlio Damian: un cucciolo di pastore tedesco.
La vita scorre serena e tranquilla, fino a quando il 24 marzo 2006 Miguel Guzman muore. In quei giorni, presi dal dolore per la scomparsa del loro congiunto, nessuno tra parenti e amici si accorge che il cane, di nome Capitan, era scomparso ed era tornato solo qualche giorno dopo i funerali dell’uomo. La signora Guzman ricordà che il cane, dopo aver annusato ogni angolo della casa, se ne andò via di nuovo:
Stava con le orecchie tese, vigile, come se sapesse che da un momento all’altro sarebbe ricomparso il suo padrone. Ogni mattina mi alzavo guardavo fuori dalla finestra e lo trovavo sempre lì. Sempre nello stesso posto. Sempre vigile e in attesa. Finché un giorno non lo vidi più.
Da allora, la donna non ha visto più Capitan, convinta che fosse andato via o che fosse stato adottato da un’altra famiglia. Tornata poi al cimitero, la famiglia ha trovato una sorpresa: Capitan era proprio lì, a vegliare sul suo padrone al quale mai avrebbe voluto dire addio. Rifiutatosi di tornare a casa con il resto della famiglia Guzman, di Capitan, oggi si si occupano gli addetti alla manutenzione del cimitero. Durante il giorno il cane si aggira nei paraggi, ma la sera torna immancabilmente a vegliare sul suo padrone per un legame he nemmeno la morte ha saputo spezzare. “Ho cercato di portare a casa Capitan diverse volte, ma riesce sempre a tornare al cimitero, credo voglia rimanere lì fino alla morte”, ha dichiarato il figlio di Guzman ai media locali.