L’allarme bracconaggio in Sardegna non si riversa esclusivamente come tragico impatto sull’ecosistema e sulle specie protette, ma anche sui cani che in zona si aggirano ritrovandosi nelle trappole appostate dagli illeciti cacciatori (sempre che la caccia permessa voglia essere considerata un’attività eticamente lecita).
Il caso più recente ed eclatante si è verificato a Poggio dei Pini, vicino Cagliari, dove ben tre cani, un beagle, un meticcio e un segugio, sono stati vittime delle trappole poste dai bracconieri proprio vicinissimo al centro abitato. I latrati disperati dei cani hanno richiamato l’attenzione di alcune persone che abitavano lì vicino, e che dunque hanno avvisato la Forestale, che si è ritrovata davanti la scena dei tre poveri cani con la testa infilata nei nodi scorsoi delle trappole seminate. Oltre a quelle trappole, ne sono state trovate altre 18 in zona, che potevano risolversi in tragedia per altri malcapitati.
Purtroppo, però, sembra che questa tendenza a innescare trappole d’acciaio non sia assolutamente una novità nella zona di Poggio dei Pini.