Solo questa mattina il dibattito politico era imperniato sul ritorno del partito-azienda Forza Italia, annunciato da Berlusconi stesso al quotidiano tedesco Bild. Una nota dell’ex Presidente del Consiglio diffusa da poco precisa invece: “Nell’intervista apparsa sul giornale Bild, l’idea del cambio di nome dal Popolo delle Libertà a Forza Italia è stata equivocata trattandosi, com’è logico ed evidente non già di una decisione assunta, ma solo di un’idea, di una proposta, da discutere e da verificare nelle sedi proprie”.
L’ex premier si trova oggi a Villa Gernetto a Lesmo (Monza-Brianza), per una riunione organizzata dall’ex ministro Antonio Martino con alcuni economisti e politici sui temi dell’Unione Europea e dell’Euro. Potrebbe essere questo il primo passo per una svolta decisiva nella linea del partito, che tornerebbe all’indirizzo “liberal” degli anni Novanta, trascurato nel corso degli anni e abbandonato quasi completamente con l’ingresso degli ex membri di Alleanza Nazionale.
Secondo alcune fonti vicine al partito, sarebbero proprio questi ultimi i feroci oppositori interni al progetto: gira voce che La Russa, Gasparri e Matteoli stiano addirittura minacciando di andarsene.
L’ex ministro Giorgia Meloni ha fatto sapere di giudicare tale progetto “sbagliato”, sottolinenando che “in tutta la sua storia Forza Italia ha ottenuto al massimo il 21%, a fronte del 38% raggiunto al suo debutto, nel 2008, dal Pdl”.
Anche altre personalità di spicco del partito, come Pisanu e Scajola sembrano mal digerire un ritorno alle origini e cominciano a guardarsi intorno, certi di trovare la mano tesa da parte dell’Udc di Pier Ferdinando Casini.
Il ruolo da paciere è affidato al segretario, forse ancora per poco, Angelino Alfano, il quale già ieri aveva spiegato che fra l’ambizione e la riconoscenza, avrebbe scelto la seconda.
La riedizione del partito originario incontra tuttavia il parere favorevole dei giovani del partito, così come di alcuni membri senior. Osvaldo Napoli, vicecapogruppo alla Camera, ha dichiarato: “Se si dovesse tornare a Forza Italia sarebbe ottimale, perché è il passato di tutti noi. Qualcuno storce il naso ma deve farsene una ragione. Berlusconi é una figura carismatica che crea consenso e così il centro moderato potrà tornare ad essere protagonista in Italia”.
Quella di Berlusconi potrebbe essere una mossa intenzionale, per saggiare le posizioni dei suoi uomini e dell’opinione pubblica e aggiustare il tiro in previsione della nuova campagna elettorale del 2013.