2. Insistiamo nel confrontare il mondo con quello immaginario che esiste solo nella nostra testa
Lo facciamo ogni giorno. Ci angosciamo per il fallimento del mondo reale che non si adegua ad un mondo perfetto che, però, esiste solo nella nostra testa. Ci lamentiamo in continuazione dell’avidità delle persone, della corruzione della politica e della scarsità dei posti di lavoro. Ma rispetto a cosa? Nessuna società realmente esistita è stata mai scevra di avidità, corruzione e lavori miseramente retribuiti.
E noi, tra l’altro, mai paragoniamo il nostro Paese ad uno realmente esistito, ma solo a quello che esiste, in maniera perfetta, nel nostro immaginario collettivo. Per esempio, probabilmente la più famosa utopia immaginaria è Star Trek. In questo universo, la Terra è in pace, i beni sono abbondanti e il denaro è un concetto dimenticato, come il razzismo.
Ma i mondi immaginari non tengono conto della logistica e del fatto che è praticamente impossibile trovare dei politici che lavorino esclusivamente per il bene comune.