La polizia messicana ha arrestato un ragazzo di soli 16 anni, sospetto sicario, che si ritiene abbia partecipato ad almeno una 50ina di omicidi al servizio di una banda di spacciatori. È stato lo stesso minore a confessare gli omicidi agli agenti che lo hanno arrestato nella zona di Culiacan, Messico. Ora toccherà verificare la veridicità dei suoi racconti, sebbene il 16enne non sarebbe certo il primo minorenne ad essere assoldato dai narcos.
Francisco, detto “El Patojo” o “El Mike”, è stato fermato grazie a una soffiata. Un’informazione alquanto precisa ha, infatti, permesso di individuarlo mentre era al lavoro. Il giovane aveva con sé delle dosi di droga, dei proiettili e una calibro 38 che, come ha ammesso egli stesso, avrebbe usato per difesa personale. Francisco sarebbe stato arruolato dalla banda dei “Los Mazateclas”, nella quale, impiegato subito come sicario, sarebbe stato dotato di un mitra Kalashnikov e di una pistola semi-automatica. Dallo scorso mese di febbraio, inoltre, il giovanissimo avrebbe partecipato a molti attacchi.
Il numero dei delitti nel quale il minorenne è coinvolto varia, secondo quanto riferito dalle fonti, da un minimo di 23 ad un massimo di 50. Per mano sua sarebbero morti un agente e la sua famiglia, un maestro, membri di cartelli rivali. Insieme ad un gruppo di uomini armati avrebbe poi partecipato ad un’imboscata ai danni di un convoglio della polizia, organizzato come una vera e propria operazione militare, con i narcos che sono rimasti per quasi 24 ore su una collina, con fucili ad alto potenziale e mitra. 7 sono stati i poliziotti uccisi.
Sebbene inquietante, la storia del giovane Francisco non lascia sorpresi più di tanto dal momento che sono stati tantissimi i minori assoldati dai narcotrafficanti, inizialmente con compiti di appoggio, per fare le vedette, le spie, gli spacciatori per poi diventare, infine, veri e propri esperti killer pronti ad uccidere senza pietà.
