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Ragazza 19enne si finge maschio per sedurre due amiche: la doppia vita di Gemma Barker

Ragazza 19enne si finge maschio per sedurre due amiche: la doppia vita di Gemma Barker

Il suo contorto travestimento aveva ingannato tutti, anche coloro che la conoscevano bene. Gemma Barker, 19 anni, di Staines, Middlesex (Inghilterra) ha conosciuto grazie a internet due ragazze, facendo credere ad entrambe di essere un ragazzo e convincendole ad incontrarla grazie a questo meschino stratagemma. Gemma indossava abiti larghi per nascondere la sua figura, felpe con cappuccio, berretti da baseball per proteggere il suo viso riuscendo ad intraprendere per 7 mesi due relazioni parallele con le ragazze sopra citate e che al momento del verificarsi dei fatti in esame avevano 15 e 16 anni. Il suo travestimento ha funzionato così bene che Gemma è riuscita ad ingannare anche la Polizia; infatti il suo terribile segreto è stato svelato solo quando, in seguito al suo arresto, ha dovuto spogliarsi in cella. Un inganno scioccante davvero. L’accusa per Gemma è di violenza sessuale e truffa, così come ammesso anche dal Procuratore Ruby Selva che ha dichiarato: “Dopo aver fatto amicizia con le vittime, Gemma Barker ha finto di essere un ragazzo 16enne al solo scopo di avere rapporti sessuali con loro”.

Barker ha creato personaggi fasulli come Aaron Lampard, Connor McCormack e Luke Jones su Facebook per adescare le sue vittime dopo che queste le avevano descritto le caratteristiche del loro fidanzato ideale. Dopo aver conquistato la loro fiducia, si è travestito da ragazzo in modo da poterle incontrare e scambiare con loro baci e dolci effusioni a casa loro. Le famiglie delle giovani conoscevano il “ragazzo” ma non hanno mai sospettato l’assurdo inganno. Il procuratore Selva ha aggiunto che se le ragazze avessero avuto il minimo sospetto che il loro lui fosse in realtà una “lei” mai avrebbero acconsentito ad avere dei rapporti con Gemma. La ragazza più grande ha avuto una relazione con Gemma Barker/Aaron Lampard dal novembre del 2009 al maggio del 2010. Sia la ragazza che i suoi genitori sono stati molto colpiti, secondo le loro dichiarazioni da Aaron, sebbene non siano mai riusciti a vedere bene il suo sguardo, il suo viso a causa dei cappellini che era solita indossare e che teneva ben tirati verso il basso. Gemma era invece travestita da Connor quando ha iniziato a frequentare la sua vittima più giovane, che conosceva “Aaron”. Indossava vestiti leggermente diversi, ma sempre usando felpe e cappellini per nascondere il viso. Come riferito dal procuratore il segreto di Gemma ha iniziato a dipanarsi quando Gemma/Connor si è addormentata nella stanza da letto della vittima più giovane. Allora, approfittando della sua vulnerabilità, la ragazza le ha tolto il cappellino e ha riconosciuto Aaron (che già conosceva come fidanzato dell’altra vittima sua amica). Nessuna delle due aveva dunque ancora capito che il loro “amico” fosse una ragazza. Così dopo la scoperta della presunta infedeltà, una delle giovani ha contattato la polizia. Quando ormai ci si stava avvicinando alla verità, Barker ha escogitato uno stratagemma.

Ha finto che Aron fosse in realtà una terza persona, Luke Jones e non Aaron. In seguito Gemma/Aaron si è creata un alibi fratturandosi la mascella e facendo dunque credere che Aaron fosse in ospedale e non poteva essere nella stanza da letto di una delle due ignare vittime. La versione, tuttavia, non ha mai convinto gli inquirenti che hanno arrestato Aaron. Solo in seguito alla perquisizione gli agenti hanno scoperto che all’origine dell’inganno c’era una ragazza di 19 anni, amica delle due vittime. gemma Barker è stata liberata su cauzione e sarà condannata il 2 marzo, ma ha comunque dovuto firmare il registro degli aggressori sessuali.

Chetna Patel, legale di Gemma, durante il processo ha riferito che la ragazza soffriva di un disturbo dello spettro autistico ed era un “personaggio solitario” che trovava difficoltà a farsi degli amici. Gemma sul suo profilo Facebook si è invece descritta come un’attrice Ha detto di sé: “Io vivo per far ridere la gente.” Nessun commento da parte della famiglia sul caso.

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