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Yara Gambirasio, possibile svolta: indagini su amici della sorella

Yara Gambirasio, possibile svolta: indagini su amici della sorella

Sembrano esserci novità sulla morte di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni con una grande passione per la ginnastica artistica, scomparsa il 26 novembre del 2010 all’uscita dalla palestra di Brembate. Il suo corpo è stato ritrovato 3 mesi dopo, il 26 febbraio di quest’anno, a pochi chilometri dal paese di Brembate Sopra. Dopo mesi aleggia ancora il mistero sull’omicidio della ragazzina, sebbene in queste ore sembra ci sia la possibilità di essere giunti ad una svolta per chiarire una volta e per tutte la vicenda.

L’attenzione dei carabinieri del Raggruppamento operativo speciale si sta concentrando su quelli che sono gli amici di Keba, la sorella di Yara. La conferma di ciò arriva dalla testimonianza di Andrea, 16enne di Brembate Sopra, che, sembrerebbe aver avuto un colloquio con i carabinieri incentrato proprio su quelle che erano le amicizie di Keba.

Come riportato da “Il Corriere della Sera“, il giovane Andrea ha dichiarato:

Ero un po’ spaventato quando un carabiniere si è presentato a casa nostra, con un invito per andare in caserma a Bergamo. Ci sono andato con mia madre e il colloquio, nonostante la mia paura, è stato davvero tranquillo, con due persone che non avevano la divisa. Le domande non sono state molte.

Il ragazzino, sentito dai carabinieri insieme ad altri amici in ordine allo stesso argomento, ha poi aggiunto:

Mi hanno chiesto se conosco amici di Keba che vivono a Brembate di Sopra e ho risposto con un nome in particolare, un coetaneo, più o meno, che frequento spesso. Dopo la mia risposta non mi sembravano molto soddisfatti, ma forse è una mia impressione. Mi hanno chiesto se dopo la scomparsa di Yara ho notato qualcosa di strano in paese. In particolare hanno insistito per sapere se c’è, secondo me, un gruppo di nostri coetanei, o giù di lì, che non frequenta più i soliti luoghi, che si è assentato, oppure se esistono dei ragazzini che parlano con insistenza dell’omicidio di Yara.

Già un annetto fa il ragazzino aveva acconsentito al prelievo del DNA, per gli opportuni esami del caso. Il nuovo colloquio con i Ros sembra essere proprio la testimonianza che le indagini si stiano avviando verso nuove direzioni.

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